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CINQUE ANNI caratterizzati da una crescita significativa sul fronte della redditività e della capitalizzazione di Borsa senza dimenticare l’aumento della...
CINQUE ANNI caratterizzati da una crescita significativa sul fronte della redditività e della capitalizzazione di Borsa senza dimenticare l’aumento della presenza sul territorio al fianco di famiglie e imprese. Una crescita confermata dai numeri che, con un 2024 chiuso con un utile netto di 125,5 milioni di euro, una raccolta diretta di circa 16 miliardi e impieghi verso la clientela per 12 miliardi, fanno di Banco Desio uno dei principali istituti di credito italiani dopo i gruppi "significativi" che per dimensione e attivi sono soggetti alla sorveglianza diretta della Bce. I risultati non possono che confermare il positivo passo di crescita della storica banca brianzola che fa capo alle famiglie Gavazzi e Lado e che è sempre rimasta indipendente rifiutando negli anni ben più di una proposta di matrimonio, dall’arrivo al timone di comando come ad e dg cinque anni fa di Alessandro Decio (nella foto a desta). Un periodo nel quale il rialzo dei tassi ha certamente favorito le performance del settore bancario ma nel quale Banco Desio si è comunque distinto sul mercato. "Guardando anche ai risultati del 2024 – esordisce Decio – credo che si tratti di un bilancio estremamente positivo con l’aumento del margine di interesse, la crescita delle commissioni e soprattutto ancora una volta un eccellente livello di soddisfazione dei clienti".
Che banca è oggi Banco Desio?"Un gruppo che in cinque anni ha visto una crescita esponenziale della redditività con un Roe passato dal 2 a un valore vicino al 10%, un cost income che misura l’efficienza gestionale sceso sotto il 60%, un patrimonio netto aumentato del 40% e una capitalizzazione di Borsa quadruplicata con un valore che ha superato il miliardo di euro".
I numeri più che positivi riguardano anche la presenza sul territorio?"Banco Desio opera nelle regioni del Centro Nord e in Sardegna ed è qui che pensiamo di continuare a rafforzarci e crescere con un modello di business unico che prevede certamente l’innovazione digitale dei servizi offerti al pari della concorrenza ma anche il valore aggiunto rappresentato dal rapporto umano e professionale con i nostri circa 500mila clienti garantito da oltre 2500 dipendenti e oltre 280 sportelli".
Una presenza territoriale che, in controtendenza con un settore che le filiali le chiude o le vende, continuate a rafforzare?"Dopo la cinquantina di sportelli Banco di Sardegna ex Carige acquisita da Bper proprio a dicembre abbiamo concluso l’operazione di acquisto da Banca Popolare di Puglia e Basilicata di un ramo d’azienda composto da un totale di 14 sportelli bancari nel Lazio, in Lombardia, Veneto, Marche e Piemonte. Questa operazione rappresenta un ulteriore importante passo nel nostro percorso di crescita. Con l’integrazione di queste 14 nuove filiali rafforziamo il nostro ruolo di banca di prossimità, ampliando l’offerta di prodotti e servizi del gruppo a un numero sempre maggiore di clienti retail e Pmi".
La strategia di acquisizione di sportelli proseguirà anche quest’anno?Sul mercato girano molti rumor su un eventuale interesse di Banco Desio per la Popolare del Frusinate, la Cassa di Orvieto, il Credito Lombardo Veneto. "Non posso commentare voci o articoli di giornale. Posso però confermare che la volontà del gruppo, supportata dai suoi azionisti, è quella di proseguire nella crescita territoriale".