Sabato 29 Giugno 2024

Algoritmi e robotica: così l’Asia guadagna

L'intelligenza artificiale non è solo un fenomeno occidentale: in Asia, America Latina e altri mercati emergenti, aziende come Baidu in Cina e Apollo Hospitals in India stanno sfruttando l'IA per innovare e generare profitti. Anche in America Latina, aziende come Globant stanno facendo grandi investimenti nell'IA.

CHI HA DETTO che l’intelligenza artificiale (IA) è un fenomeno soltanto americano o europeo? A ben guardare, in Asia, in America Latina e in altri mercati emergenti del globo vi sono molte grandi aziende che stanno sperimentando l’IA, gli algoritmi, la robotica e l’automazione per lanciare nuovi prodotti o servizi e fare una montagna di soldi. In Cina, per esempio, il motore di ricerca Baidu ha già creato il suo anti ChatGPT. Si chiama ErnieBOT, è un applicazione basata sull’intelligenza artificiale generativa e alla fine dello scorso anno aveva già raccolto oltre 100 milioni di utenti subito dopo il lancio. In India, invece, la catena di ospedali privati Apollo Hospitals sta utilizzando in maniera crescente l’intelligenza artificiale per la diagnosi e la cura di varie malattie nel suo network di oltre 70 strutture sanitarie.

In particolare, lo scorso anno la società ha lanciato ProHealth, un programma di prevenzione delle patologie basato sull’individuazione di potenziali rischi per la salute attraverso sofisticati algoritmi che leggono ed elaborano i dati delle diagnosi mediche, creando anche check up personalizzati per ogni paziente. Spostandosi in Corea del Sud, dal 2017 è stato lanciato sul mercato Clova, un assistente personale che utilizza l’IA e opera attraverso i dispositivi come gli smartphone che utilizzano i sistemi operativi Android e iOS. A sviluppare questa è stata Naver, azienda già proprietaria dell’omonimo motore di ricerca e presente ormai in molti mercati al di fuori della madrepratria, a cominciare dal Giappone dove ha rilevato le attività di Yahoo! Japan. Ma non sono soltanto le aziende asiatiche a utilizzare oggi in maniera crescente l’IA per ampliare gli orizzonti del loro business. Anche in America Latina non mancano le storie interessanti. Una è quella di Globant, azienda argentina ideata più di 20 anni fa in un bar di Buenos Aires, che oggi è diventata una multinazionale con oltre 2 miliardi di dollari di ricavi, quotata e Wall Street e presente in ben 20 paesi diversi dove dà lavoro a 30mila dipendenti.

È attiva anche in Italia dove ha acquisito nel 2022 la bolognese Sysdata e ha messo in cantiere un ambizioso piano di investimenti. A livello internazionale, la società argentina sta sviluppando applicazioni basate sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la creazione di contenuti destinati al settore dei media e dell’intrattenimento.

Andrea Telara