UNA DELLE GRANDI SFIDE di oggi per il mondo delle aziende è quella di rinsaldare e consolidare la propria identità culturale costruendo una esperienza professionale appagante per il personale dipendente e fatta di continuo aggiornamento delle competenze. In questo contesto la formazione è un driver fondamentale. La Corporate Academy diventa, quindi, lo strumento e il luogo - fisico e virtuale - in cui favorire la diffusione del sapere strategico e la condivisione comunitaria di identità, valori e competenze. È su queste basi che l’Academy di Banco Bpm, accanto a consolidati percorsi di formazione continua, propone programmi di apprendimento e sviluppo che combinano l’ambito professionale con i valori e la cultura dell’azienda in un’ottica di rafforzamento dell’identità e dell’engagement.
Il programma di Mentoring di Banco Bpm, nato nel 2022, si inserisce in questo contesto ed è quest’anno alla sua terza edizione. Il piano, fanno sapere dal gruppo bancario guidato dall’ad Giuseppe Castagna (nella foto a sinistra), ha coinvolto fino ad oggi 150 manager che hanno accompagnato oltre 360 giovani nel loro cammino in azienda, aiutandoli a guardare al futuro con maggior consapevolezza di sé e della direzione verso la quale orientarsi.
Il concetto di Mentor affonda le sue radici nella mitologia greca. Nell’Odissea, Mentore era il saggio amico di Ulisse, incaricato di occuparsi del giovane Telemaco. Mentore, nel suo ruolo originario, è una figura di fiducia e saggezza, non solo un insegnante, ma una presenza che incoraggia e ispira. Seneca, il filosofo a cui si ispira il programma Mentoring, ha lasciato molti scritti sull’importanza del rapporto tra maestro e discepolo. Oggi il termine “Mentor“ indica una guida, un esperto che mette a disposizione il proprio sapere per aiutare qualcun altro a crescere, sia a livello personale che professionale. I Mentee si confrontano con il proprio Mentor su come affrontare le sfide quotidiane del mondo del lavoro, come costruire la propria rete professionale e come pianificare il proprio sviluppo professionale.
"In un contesto aziendale dove convivono fino a quattro generazioni diverse - spiega Roberto Speziotto (nella foto a destra), responsabile Risorse umane di Banco Bpm - i giovani portano una visione innovativa, cresciuta nell’era digitale e in un contesto in cui il cambiamento è rapido e continuo. Le loro domande e i loro punti di vista possono aiutare i Mentor a comprendere meglio le nuove sfide e ad adattare la propria leadership". Lo scambio e l’arricchimento reciproco sono il cuore del programma nell’ambito del quale una persona di esperienza aiuta un giovane nel suo percorso di sviluppo al di fuori dei normali rapporti gerarchici in una relazione paritaria attraverso un ruolo di guida e di orientamento.