Sabato 15 Febbraio 2025
PINO DI BLASIO
Economia

Ferrero corteggia il Kit Kat, offerta di due miliardi alla Nestlé

L'indiscrezione del New York Post: sbaragliata la concorrenza

Kit Kat

Roma, 23 dicembre 2017 - Quando l’accordo sarà siglato, se mai lo sarà, Ferrero salirà sul podio dei produttori di dolciumi negli Stati Uniti, dietro solo a Hershey e Mars, due colossi del settore. Ed è superfluo aggiungere che il mercato di cioccolato e caramelle in America è un Eldorado per le aziende dolciarie. Bisognerà vedere se ha ragione il New York Post e le sue fonti non specificate, o se invece il «no comment» dei protagonisti dell’asta pende più dalla parte della proposta che non avrà seguito. Secondo il quotidiano americano, Ferrero sarebbe pronta a sborsare 2 miliardi di dollari per rilevare dalla Nestlè la divisione che si occupa di barrette di cioccolata: una società che ha un bel ventaglio di marchi noti ai golosi, come Kit Kat, Butterfinger e Crunch. La Nutella che si mangia il Kit Kat è un claim più che intrigante in questo grande risiko di marchi che non accenna a finire. Solo per restare agli ultimi colpi messi a segno all’estero, Ferrero ha arricchito il suo bouquet con le nocciole della turca Oltan, i cioccolatini dell’inglese Thorntons e i biscotti da gourmet della belga Delacre. Qualche mese fa, per crearsi un avamposto in America, la multinazionale di Alba aveva comprato per un miliardo e 250 milioni di dollari Ferrara

Una campagna acquisti che prende le mosse dal dogma degli Abba, «the winner takes it all», il vincitore prende tutto. Per dominare un mercato devi fare continue operazioni di merger and acquisition , fusioni e acquisti, in modo da eliminare i concorrenti. Allo stesso tempo devi cedere i settori in cui non sei leader o sei meno competitivo. Vale per la chimica, per l’acciaio, per la farmaceutica e anche per l’agroalimentare. Anche se Ferrero indossa sempre i panni del compratore, mai quelli della preda. E quando qualche anno fa Nestlè aveva fatto balenare l’idea di un matrimonio tra giganti, Michele Ferrero aveva declinato l’offerta. Nella corsa alla divisione Nestlè, il competitor più forte si sarebbe fatto da parte. Hershey, il cioccolato dell’esercito americano, che in Italia non è mai sbarcato, se non nelle basi Usa e Nato, ha dirottato le sue attenzioni, comprando per 1,6 miliardi di dollari Amplify, il produttore di popcorn Skinny Pop. Nella corsa per acquisire il Kit Kat ora sarebbe rimasto in pista solo un piccolo fondo di private equity.

Nel quartier generale di Alba impera il massimo riserbo, indispensabile quando si parla di trattative miliardarie. Anche se si fa notare che il New York Post non cita nessuna fonte accreditata. Non commenta nemmeno Nestlè, che aveva annunciato da marzo scorso di voler vendere la sua divisione dolciaria in America. Il closing dell’affare da due miliardi è atteso a metà gennaio. Ancora poche settimane per sapere se la conquista dell’America da parte di Ferrero sarà completata oppure se si fermerà alle caramelle Ferrara.