Sabato 27 Luglio 2024

Fed, tassi fermi al top da 23 anni. La Bce verso un taglio a giugno

Lagarde: percorso non scontato. Pesano le incertezze su inflazione e crescita .

Fed, tassi fermi al top da 23 anni. La Bce verso un taglio a giugno

Fed, tassi fermi al top da 23 anni. La Bce verso un taglio a giugno

Bocce ferme alla Fed. Il comitato di politica monetaria ha deciso ieri di lasciare invariato il costo del denaro al livello massimo degli ultimi 23 anni, pari al 5,25-5,5%, come previsto in base ai ripetuti segnali lanciati dal numero uno Jay Powell. L’inflazione, infatti, è diminuita rispetto al picco raggiunto a metà del 2022, ma è ancora ben al di sopra del livello del 2%, obiettivo della Fed. A far drizzare le antenne ai trader è però il rischio che la Fed posticipi ulteriormente quei tagli su cui i mercati avevano tanto sperato.

Powell, del resto, può permettersi di essere paziente se si considera che l’econmia americana non lancia alcun segnale di rallentamento, soprattutto sul mercato del lavoro: a fronte di un tasso di disoccupazione Usa salito a febbraio al 3,9%, comunque ancora al di sotto del livello che la Fed reputa sostenibile nel lungo termine, le aziende americane hanno creato ben 275.000 nuovi posti di lavoro. Gli ultimi dati macro hanno ulteriormente affossato le prospettive di allentamento della politica monetaria, fino a far diventare meno probabile perfino un taglio ai tassi nel mese di giugno, che fino a poco tempo fa era dato per scontato.

I mercati scommettono ora su un taglio dei tassi solo in occasione del meeting del Fomc previsto per il 30-31 luglio. E dal dot plot presentato ieri emerge la possibilità che il numero di tagli previsto per il 2024 scenda ad appena due riduzioni, ciascuna di 25 punti base, rispetto alle tre sforbiciate che erano state previste in precedenza. In questo caso la Bce potrebbe addirittura entrare prima della Fed nella stagione dei tagli.

Ieri la presidente della Bce Christine Lagarde è tornata a indicare chiaramente la scadenza di giugno come la prima finestra possibile per un primo taglio dei tassi dopo il forte ciclo di aumenti attuato dal 2022. Se i dati confermeranno l’andamento dell’inflazione, a giugno la Bce "sarà in grado di rendere la politica monetaria meno restrittiva", ha detto Lagarde in apertura della conferenza ‘The ECB and its Watchers’ a Francoforte. Ma – ha ammonito Lagarde – anche in futuro "le nostre decisioni dovranno rimanere legate ai dati" e impostate "riunione dopo riunione in risposta alle nuove informazioni in arrivo. Ciò implica che, anche dopo il primo taglio, non possiamo impegnarci preventivamente su un particolare percorso dei tassi".

Elena Comelli