Domenica 26 Gennaio 2025
MADDALENA DE FRANCHIS
Economia

Novel food della Ue, dopo la polvere di larve gialle toccherà alla farina di mosca e di grillo domestico

Prosegue l’approvazione dell’uso di prodotti alimentari derivanti da insetti. Prossimi passi: la farina di mosca soldato nera e la polvere di grillo domestico

La polvere di larve di Tenebrio molitor, trattata con raggi UV, è stata autorizzata come novel food dall'Ue. Solo Nutri'Earth potrà commercializzarla.

La polvere di larve di Tenebrio molitor, trattata con raggi UV, è stata autorizzata come novel food dall'Ue. Solo Nutri'Earth potrà commercializzarla.

Roma, 25 gennaio 2025 – Il ‘novel food’ – in particolare, le proteine derivate da insetti – si fa sempre più spazio nel continente europeo. Dopo l’ok alla farina di locuste migratorie, a quella di vermi della farina minore e a quella di grillo domestico, pronunziati negli ultimi due anni, Bruxelles ha autorizzato la commercializzazione della polvere di larve intere di Tenebrio molitor (le cosiddette ‘larve gialle’ della farina). Il via libera della Commissione europea arriva pochi giorni dopo il fallito tentativo dei gruppi di destra all’Eurocamera di rimettere in discussione l’aggiunta delle larve gialle ai nuovi alimenti dell’Unione.

Il testo dell’autorizzazione

La modifica al regolamento di esecuzione Ue autorizza l’immissione sul mercato della polvere di larve intere di Tenebrio molitor trattata con raggi Uv, che si aggiunge così alla lista dei novel food (viene così definito, secondo la normativa, qualsiasi cibo che non sia stato consumato “in modo rilevante prima del maggio 1997 sul continente”). L’autorizzazione scatterà dopo venti giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea: da quel giorno e per cinque anni, alla società francese Nutri’Earth (che ne aveva fatto richiesta) sarà concesso di immettere sul mercato la farina di larve gialle, “salvo nel caso in cui un richiedente successivo ottenga un’autorizzazione per tale nuovo alimento”.

Si potrà usare in pasta, pane e altri prodotti alimentari

Nutri’Earth aveva presentato la richiesta di autorizzazione a Bruxelles più di cinque anni fa. Nell’estate del 2023 era arrivato il parere scientifico dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa): la polvere di larve intere di Tenebrio molitor trattata con raggi Uv è “sicura alle condizioni e ai livelli d’uso proposti”. Utilizzabile, quindi, in “pane e panini, torte, prodotti a base di pasta, prodotti trasformati a base di patate, formaggio e prodotti caseari e composte di frutta e di verdura, destinati alla popolazione in generale”.

Respinta la mozione dei conservatori

Lo scorso 15 gennaio, la commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza (Envi) del Parlamento europeo aveva respinto con 39 voti contrari, 32 favorevoli e 6 astenuti una mozione presentata dalla conservatrice francese Laurence Trochu per bloccare il via libera alla farina di larve gialle. L’eurodeputata della Lega e membra della commissione Envi, Silvia Sardone, a margine della votazione aveva attaccato la sinistra, colpevole, a suo dire, di “anteporre gli interessi delle multinazionali a quelli dei consumatori e alla sicurezza alimentare”.

Far fronte all’incremento della domanda di cibo

La stessa Commissione europea ha impresso una decisa accelerazione, negli ultimi anni, alla promozione degli insetti commestibili come fonti alternative di proteine nella cultura alimentare nostrana. Una svolta motivata dalla necessità, secondo l’Ue, di far fronte all’aumento della domanda di cibo e alla contestuale diminuzione delle rese agroalimentari, dovuta in primis al cambiamento climatico. Attualmente, sul tavolo dell’Efsa ci sono almeno dieci richieste di valutazione per cibo derivanti da insetti edibili. Tra questi, sono già in fase di valutazione alimenti come la farina di mosca soldato nera (Hermetia illucens larvae) intera, sbollentata ed essiccata, la nidiata di fuchi di api mellifere (Apis mellifera male pupae), la polvere intera di grillo domestico (Acheta domesticus), la farina ricca di proteine da larve fresche di tarme della farina (Tenebrio molitor) e, infine, le polveri proteiche della larva del verme della farina minore (Alphitobius diaperinus).