Sabato 21 Dicembre 2024
Emily Pomponi
Economia

Chi è Matteo Fantacchiotti, l’ad Campari che si è dimesso (e perché)

Il colpo di scena che ha fatto crollare il titolo in Borsa (-7,48%). Ora l’azienda leader degli spirit è alla ricerca di un nuovo Ceo e nomina due interim, mentre punta sul Whisky

Chi è Matteo Fantacchiotti, ormai ex Ad Campari

Chi è Matteo Fantacchiotti, ormai ex Ad Campari

Milano, 20 settembre 2024 – Terremoto in Campari. Dopo la decisione del Ceo Matteo Fantacchiotti di dare dimissioni immediate giovedì scorso, l’azienda è stata catapultata in un’improvvisa fase di transizione, costringendo il management a mettersi subito alla ricerca di un nuovo amministratore delegato. E in attesa di scoprire chi sarà il nuovo Ad di Campari, vediamo chi è Fantacchiotti e perché si è dimesso.

Chi è Matteo Fantacchiotti

Con oltre 20 anni di esperienza nell’industria beverage, Fantacchiotti ha ricoperto ruoli di leadership collaborando con i maggiori marchi globali. Laureato in Economia e Commercio, dopo una breve esperienza nel settore cosmetico è finalmente passato al settore bevande con incarichi di crescente responsabilità in aziende come Nestlé Waters, Diageo e Carlsberg Group. Nel 2020 è entrato in Campari Group come Managing Director per l'Asia Pacifica, da aprile 2024 è diventato chief executive officer di Campari, nonché membro del consiglio di amministrazione. Inoltre, alla data delle dimissioni, Matteo Fantacchiotti detiene 2.988 azioni della società.

Le dimissioni

Sono poche le dichiarazioni rilasciate a riguardo. Entrambe le parti, Fantacchiotti e Campari, hanno però raggiunto un comune accordo per quanto concerne la risoluzione del contratto, con i dettagli economici tuttavia ancora da definire. Come da lui ammesso si tratterebbe di motivi personali. “È stato per me un privilegio essere parte di Campari Group per quasi cinque anni e guidare questa organizzazione da aprile 2024 – ha commentato l’ormai ex Ad in una nota –. Nel prendere ora la decisione di lasciare il gruppo, desidero esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti gli stakeholder, in particolare il presidente, il consiglio di amministrazione e il leadership team”.

Il futuro dell’azienda

Le recenti dichiarazioni di Fantacchiotti sulla debolezza del mercato americano degli alcolici hanno contribuito a un crollo del titolo Campari, che ha ormai raggiunto i livelli più bassi da giugno 2020. Ma gli analisti sono fiduciosi sulla solidità del marchio. Solo ieri, Campari aveva annunciato il perfezionamento dell'acquisizione del 14,6% di Capevin Holdings Proprietary Limited, una holding sudafricana che controlla Cvh Spirits Limited, azienda scozzese specializzata nella produzione e vendita di whisky single malt. Ma il nuovo capitolo di Campari è adesso la ricerca di un nuovo Ceo, già iniziata ed è condotta dall’ex Ad Bob Kunze Concewitz insieme al comitato nomine e remunerazioni. D’altro canto, per offrire tempestivo supporto al management in questa fase di transizione obbligata, Jean-Marie Laborde, consigliere indipendente del gruppo e membro del comitato per il controllo dei rischi, è stato nominato vicepresidente mentre le responsabilità operative sono state assegnate al direttore finanziario Paolo Marchesini e al responsabile legale e dello sviluppo, Fabio Di Fede. Come spiega il presidente e primo azionista Campari, Luca Garavoglia: “La nostra ambizione di crescita rimane fortissima. Abbiamo davanti un futuro solido, grazie alla nostra organizzazione, alla presenza globale e al nostro portafoglio unico, costituito da alcune delle marche più ammirate di tutto il settore, sostenute dall’impegno costante di un team di professionisti”.