Giovedì 26 Settembre 2024

Ecco come proteggere i tuoi risparmi in caso di fallimento della banca

Tutto quello che devi sapere per la tutela dei soldi che hai messo da parte e per prevenire situazioni rischiose.

Banca, risparmi (foto iStock)

Banca, risparmi (foto iStock)

Cosa succede in caso di fallimento di una banca in Italia, come sta accadendo da altre parti, per esempio con quelle fallite negli Stati Uniti e in Svizzera? In generale, quando un istituto di credito fallisce, vuol dire che non può onorare i propri debiti e non dispone di liquidità sufficiente per coprire le richieste dei propri correntisti. In una situazione del genere, la banca viene sottoposta a liquidazione e i creditori sono ripagati in base a un ordine prioritario fissato a livello normativo.

Fallimento banca: come proteggere i propri risparmi? - Immagine: Crediti iStock
Fallimento banca: come proteggere i propri risparmi? - Immagine: Crediti iStock

Politiche di protezione

Certamente si tratta di un processo che dura parecchio tempo e può comportare una riduzione consistente del valore dei beni della banca, con conseguenti perdite significative per i depositanti. In via generale, sebbene il fallimento di una banca possa essere motivo di preoccupazione per gli investitori, investimenti e conto titoli sono generalmente protetti dal bilancio dell’istituto e dalle misure di sicurezza del sistema finanziario. Certo è, però, che è bene prestare attenzione alle politiche di protezione degli investitori del tuo paese e ai limiti della copertura offerta.

Fallimento di una banca in Italia

In Italia c’è una garanzia nell’eventualità di fallimento di una banca. È quella offerta dal Fondo interbancario di tutela dei depositi (FITD) e dal Fondo di garanzia dei depositanti del Credito Cooperativo. Come è spiegato dalla Banca d’Italia, questi due fondi, che operano con modalità sostanzialmente simili, hanno la funzione di garantire i depositi entro i 100.000 euro in caso di fallimento di una banca (l’espressione tecnica è “liquidazione coatta amministrativa”).

Cosa copre la garanzia di FITD

Con il Fondo interbancario di tutela dei depositi sono garantiti:

  • depositi in conto corrente
  • conti di deposito (anche vincolati)
  • certificati di deposito
  • libretti di risparmio
  • assegni circolari

Dal FITD sono tutelate anche le carte prepagate. In questo caso la condizione è che a esse sia correlato un codice IBAN.

Chi aderisce al FITD

Ogni istituto di credito italiano è obbligato ad aderire a uno dei sistemi di garanzia dei depositanti istituiti e riconosciuti in Italia. Ad aderire al FITD sono anche le banche digitali (quelle con operatività on-line) e le succursali di banche extracomunitarie autorizzate in Italia, salvo che partecipino a un sistema di garanzia estero equivalente. Puoi cercarle qui.

Cosa garantisce il FITD

Il limite di copertura è pari a 100.000 euro per depositante e per singola banca. Quindi, se per esempio si hanno 80 mila euro su tre conti correnti presso tre differenti istituti (anche se appartengono allo stesso gruppo bancario), nel caso remoto che entrino in crisi tutte e tre, riceverò l'intera somma depositata presso ciascuna delle tre banche anche se il totale dei miei depositi supera il limite di 100.000 euro.

Fallimento di una banca: conti cointestati

A ciascun cointestatario, in parti uguali, si vede attribuito il saldo del conto. La quota dei conti cointestati è cumulativa rispetto agli altri depositi del medesimo depositante affinché sia applicata la garanzia di 100.000 euro. Prendiamo in considerazione anche un’ipotesi come questa che ci accingiamo a descrivere. Ammettiamo che una banca sia fallita e che tu avessi lì un deposito di 100.000 euro intestato a te e a un’altra persona. Ciascuno di voi due – entrambi intestatari – riceverà 50.000 euro dal FITD. Se il deposito ammonta a 300.000 euro, i due titolari del conto cointestato riceveranno 100.000 euro a testa.

Come viene fatto il rimborso dal FITD

Il rimborso dei depositanti può avvenire solo in caso di liquidazione coatta amministrativa della banca ed è effettuato entro sette giorni lavorativi dalla data in cui si producono gli effetti del provvedimento di liquidazione. Se hai depositato dei soldi e sei intestatario del deposito, non dovrai sostenere delle spese e non dovrai richiedere il rimborso: questo avviene perché il Fondo interbancario di tutela dei depositi procede direttamente. Come corrisponde il rimborso che ti spetta il FITD? Ebbene, il pagamento avviene tramite una banca consorziata. Tu, come gli altri depositanti, potrai decidere come ottenerlo. Le opzioni disponibili sono:

  • bonifico bancario (su un conto corrente differente da quello che avevi aperto nell’istituto in liquidazione)
  • assegno circolare
  • in contanti.

I risparmi bancari non garantiti dal FITD

Il FITD non garantisce i pronti contro termine e i risparmi che affidiamo alle banche perché vengano investiti in altri strumenti finanziari (la cosiddetta raccolta indiretta che include le gestioni patrimoniali). Non sono coperte da garanzia nemmeno le azioni e le obbligazioni emesse dagli stessi istituti di credito. Anche gli importi eccedenti i 100.000 euro non vengono rimborsati dal Fondo in caso di fallimento della banca, ma il loro ammontare viene iscritto nello stato passivo dell'intermediario e può concorrere successivamente ai riparti di liquidazione. Il FITD tutela solo i depositi delle banche consorziate. Ancora diverso il discorso dei depositi presso le Poste, garantiti dallo Stato.

Come investire in modo sicuro

A parte la questione del fallimento di una banca e le garanzie che scattano o meno in questi casi, è possibile proteggere i propri soldi e risparmi i scegliendo investimenti sicuri, come i titoli di Stato, e affidandosi a banche regolamentate dalle banche centrali. Capire come funzionano i meccanismi delle istituzioni che agiscono in ambito finanziario e la normativa vigente non sono argomenti da sottovalutare: una volta compresi i principi fondamentali, potrai avere gli strumenti necessari a proteggere al meglio il tuo denaro.

Verifica la presenza di un fondo di garanzia

Per proteggere i propri soldi in caso di fallimento della banca, i depositanti possono ricorrere preliminarmente e in via preventiva ad alcuni stratagemmi. Per esempio, sarebbe opportuno che tu verificassi a priori se è presente o assente un fondo di garanzia dei depositi nel Paese dove vuoi depositare i propri soldi e conoscere i limiti di copertura per depositante e per banca.

Diversifica gli investimenti

Per evitare spiacevoli conseguenze, come viene consigliato spesso dagli esperti e dagli analisti al di là della possibilità di un fallimento di una banca, è importante per i depositanti cercare di diversificare i propri investimenti in modo da non concentrare tutti i propri risparmi presso una sola banca e valutare attentamente la scelta della banca stessa. Come si è visto, sarebbe meglio orientarsi su istituti regolamentati dalle banche centrali e con buona reputazione di affidabilità finanziaria.

Altri investimenti

Sempre previa consultazione con un consulente finanziario, può essere opportuno considerare anche strumenti di risparmio diversi dal denaro, come le polizze vita e i beni rifugio come l’oro e gli oggetti d’arte.