Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Exor, vola l’utile nel semestre . Via al buy back da un miliardo

La holding della famiglia Agnelli investe nella società Lingotto ed entra in Philips

Exor, vola l’utile nel semestre . Via al buy back da un miliardo

Vola l’utile di Exor, la holding della famiglia Agnelli. Grazie al risultato delle società controllate e delle partecipate – Stellantis, Ferrari, Cnh, Iveco e Gedi – il primo semestre si è chiuso con un utile consolidato di 2,157 miliardi, 1,892 miliardi in più dello stesso periodo dell’anno scorso quando era pari a 0,265 miliardi. Il valore netto degli attivi (Nav) sale a 34,2 miliardi al 30 giugno (era 28,2 miliardi al 31 dicembre 2022). Il debito netto al 30 giugno ammonta a 0,1 miliardi, rispetto a una posizione netta di cassa pari a 0,8 miliardi al 31 dicembre 2022, soprattutto a causa degli investimenti effettuati, dell’acquisto di azioni proprie e dei dividendi distribuiti, parzialmente compensati dai dividendi ricevuti.

Il cda ha approvato un nuovo programma di riacquisto di azioni proprie – più volte sollecitato dal mercato – fino a 1 miliardo di euro: 250 milioni verranno utilizzati per acquistare azioni proprie sul mercato nei prossimi 12 mesi, gli altri 750 milioni nell’ambito di un’offerta pubblica, dove gli azionisti qualificati di Exor potranno stabilire il prezzo a cui vendere le loro azioni, con un premio massimo fino a 10%. Si tratta di un meccanismo utilizzato in Olanda che Exor usa per la prima volta.

Rispetto ai 750 milioni dell’offerta pubblica, la Giovanni Agnelli Bv, la cassaforte della famiglia che controlla il 53,6% di Exor, si è impegnata a aderire per un ammontare massimo di 250 milioni. Una scelta dovuta al fatto che consente alla società di ridurre il proprio debito e non ha nessun impatto sul controllo della holding. Il nuovo piano di acquisto di azioni proprie è stato varato perché il cda, viste le attuali valutazioni di Exor, l’ha ritenuta un’opportunità interessante per investire nelle società del suo portafoglio.

Tra le operazioni effettuate nel semestre dalla società guidata da John Elkann spicca l’ulteriore investimento di 400 milioni di euro nella società Lingotto, che si occupa di gestione di investimenti ed è interamente posseduta da Exor. È la prima società fondata dopo la Fiat dalla famiglia Agnelli e ha un nome storico che evoca la fabbrica di Torino inaugurata nel 1923, da Giovanni Agnelli.

È stato invece raggiunto dopo la fine del semestre, il 14 agosto, l’accordo con Philips – il colosso olandese che per oltre un secolo è stato un big dell’elettronica di consumo – per l’acquisizione da parte di Exor del 15%. con un investimento di 2,5 miliardi.

Alberto Levi