Acciaierie d’Italia riparte dopo la dichiarazione del Tribunale di Milano dello stato di insolvenza e dell’assenza assoluta di liquidità di cassa con tre commissari al timone dell’amministrazione straordinaria. Il ministro delle imprese e made in Italy, Adolfo Urso, ha firmato ieri il decreto di nomina a commissari straordinari di Giovanni Fiori, esperto di corporate governance e internal auditing; e Davide Tabarelli, presidente di NE Nomisma Energia ed esperto di energia e tematiche ambientali. I due commissari si aggiungono a Giancarlo Quaranta, dirigente di lungo corso dell’Iltalsider prima e dell’Ilva poi, già designato lo scorso 20 febbraio per traghettare l’azienda nel periodo delle transizione in attesa dell’ingresso di nuovi partner privati. Una ripresa tutt’altro che semplice considerando che lo stabilimento di Taranto lo scorso anno ha prodotto, a regime ridotto, meno di 3 milioni di tonnellate d’acciaio e adesso si teme un altro calo se resterà in funzione solo l’Afo4. Urso ha sottoscritto anche il decreto di nomina del nuovo organo commissariale di Ilva in amministrazione straordinaria, proprietaria degli impianti. Urso ha confermato Danovi, già commissario della procedura ed esperto di risanamento d’impresa, affiancandogli Francesco di Ciommo, esperto in diritto bancario e finanziario, e Daniela Savi, esperta in gestione della crisi d’impresa e in materia fiscale.
red. eco.