Sabato 27 Luglio 2024

Ex Ilva, accordo sulla cassa integrazione. Urso e Calderone soddisfatti

I lavoratori dell'ex Ilva a Taranto otterranno la cassa integrazione dopo una lunga trattativa. Saranno 4.050 dipendenti a ricevere il sussidio, con l'obiettivo di far ripartire l'azienda e tutelare i lavoratori.

Ex Ilva, accordo sulla cassa integrazione. Urso e Calderone soddisfatti

I lavoratori dell'ex Ilva a Taranto otterranno la cassa integrazione dopo una lunga trattativa. Saranno 4.050 dipendenti a ricevere il sussidio, con l'obiettivo di far ripartire l'azienda e tutelare i lavoratori.

Dopo una lunga trattativa nella notte, durata 14 ore, i lavoratori dell’ex Ilva avranno la cassa integrazione. Anche se non tutti. Numeri ridotti rispetto all’iniziale richiesta dei sindacati. Infatti, saranno in 4.050 a ricevere il sussidio, e non 5.200. Di questi, 3.500 a Taranto, proprio quell’acciaieria che a giorni finirà a bando per la vendita, con sei soggetti industriali interessati allo stabilimento, confermati anche dal ministro delle Imprese Adolfo Urso che ha detto: "Siamo sulla strada giusta". Ai dipendenti in cassa integrazione straordinaria verrà riconosciuto il 70% della retribuzione annua lorda.

"Un fatto estremamente positivo che sia le organizzazioni sindacali che i rappresentanti dell’amministrazione straordinaria dell’ex Ilva abbiano trovato un accordo per gestire il piano di ripartenza dell’azienda. Sono molto contenta, il Governo ha accompagnato queste fasi. L’obiettivo è far ripartire l’azienda e tutelare i lavoratori", ha spiegato Marina Calderone (nella foto), ministra del Lavoro. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, è sulla stessa linea: "Questo ci consente di accompagnare il piano di ripartenza per gli stabilimenti di Acciaierie d’Italia".

I sindacati hanno riferito che "in base alla risalita produttiva (a partire da ottobre quando è previsto il riavvio dell’altoforno 1), i numeri dei lavoratori in cassa integrazione straordinaria diminuiranno fino ad azzerarsi dal marzo 2026 con i tre altiforni".

n. m.