Gli italiani sono pronti ad andare in vacanza? Sì, ma un po’ meno pronti di un anno fa. E perché? Per colpa di chi? Il rincaro dei prezzi e i timori per il lavoro sono fra le principali motivazioni di chi non andrà in villeggiatura, ma anche dei molti che ci andrà che sceglierà (mediamente) mete più vicine e meno costose.
Vacanzieri italiani in calo
Il 62% degli italiani si dice pronto ad andare in vacanza, il dato dell’anno scorso era del 65%.
Sulla scelta di rinunciare alle ferie estive pesano i problemi economici (16%) e la mancanza di ferie (3%). È questo il primo dato che emerge dalla quarta edizione della ricerca sulle vacanze degli italiani condotta da YouTrend per conto di Wonderful Italy.
Cala l’effetto euforia post pandemia
Dopo l’estate da record del 2021 con il 71% di italiani intenzionati a partire per le ferie estive, l’anno scorso il dato si era attestato al 65% e quest’anno si ferma poco sotto il 62%.
Anche quest’anno la ricerca ha voluto esplorare in particolare quali sono i fattori che pesano sulla scelta di andare in vacanza e sulle sue modalità.
I motivi di chi non va in vacanza
Il 69% degli intervistati ha dichiarato che il rincaro dei prezzi influisce sulla scelta di andare in vacanza. Altri fattori economici come l’aumento dei tassi di interesse sui mutui e sui prestiti ha ripercussioni per il 65% dei casi. Le preoccupazioni relative al lavoro e ai cambiamenti climatici pesano rispettivamente per il 37% e per il 39% delle persone.
La ricerca
“Questa ricerca è nata nel 2020 per analizzare gli effetti della pandemia sulle tendenze degli italiani in tema di vacanze. L’estate scorsa si sono affacciate nuove emergenze sociali come l’inflazione, la guerra in Ucraina e l’evidenza dei danni derivanti dal cambiamento climatico. Quest’anno i maggiori fattori di influenza sono di natura economica, con l’inflazione al primo posto”, ha dichiarato Michele Ridolfo, CEO e co-founder di Wonderful Italy.
Le ferie per fasce d’età
Non tutti i cluster demografici dimostrano però lo stesso atteggiamento. Per esempio, la fascia di età compresa tra i 35 e i 54 anni è più preoccupata per il lavoro rispetto alle fasce under 35 e over 54. Anche i problemi economici non legati all’inflazione (per esempio, i tassi di interesse) vedono maggiormente coinvolta la fascia anagrafica centrale. Per il 72% delle persone tra i 35 e 54 anni, la situazione finanziaria incide sulla scelta delle vacanze. Per gli under 35 il dato si ferma al 65% e per gli over 54 al 60%.
Albergo o casa?
Sempre ai vertici delle preferenze le sistemazioni in albergo seguite dalle case vacanza.
L’estero
A proposito di estero, nell’estate 2023 continua a crescere la quota di italiani che sceglie l’estero al posto dell’Italia. Nel biennio 2020 e 2021, a causa della crisi pandemica, meno dell’8% degli italiani aveva lasciato i confini nazionali. Nel 2022, la percentuale era salita al 12% e quest’anno segna un ulteriore salto in avanti al 18%. L’estero è in crescita in tutte le fasce di età ma in modo particolare nella fascia più senior. Lo scorso anno, solo il 3% degli over 55 aveva optato per una vacanza estiva fuori dai confini nazionali. Quest’anno invece, la quota è quadruplicata, salendo al 12%.
Viaggi più corti
Infine, chi resta in Italia torna a preferire le destinazioni più vicine al luogo di residenza. Sicuramente, come effetto della situazione economica in atto. Infatti, mentre nel 2022 il 38% degli intervistati dichiarava di volersi recare in destinazioni a oltre 500 km, quest’anno la quota si ferma al 28%. Crescono molto le destinazioni a media distanza (tra i 100 e i 250 km) che passano dal 19% al 24%.
Mare o montagna?
Sempre in termini di destinazione, il mare resta incontrastato al primo posto ma perde 5 punti rispetto al 2022, passando dal 74% delle preferenze al 69%. A beneficiare di questa contrazione sono tutte le altre tipologie di destinazione. La montagna passa dal 13% al 15%, la campagna dal 2% al 4% e il lago dall’1% al 3%. Stabili al 6% le città d’arte, che hanno conosciuto il massimo della popolarità nel biennio 2020/21, a causa della pandemia.
Wonderful Italy
Wonderful Italy è la più grande azienda italiana di ospitalità ed esperienze, per numero di case vacanza gestite direttamente ed esperienze turistiche commercializzate.
Nata nel 2017 per iniziativa di Oltre Impact, il primo fondo di impact investing in Italia, e di Michele Ridolfo che è anche il CEO della società, Wonderful Italy nella sua attività supporta lo spirito imprenditoriale degli operatori locali.
Attualmente Wonderful Italy è attiva in Piemonte, Liguria, Lago di Como, Lago di Garda, Emilia-Romagna, Puglia, Campania, Sicilia e Sardegna con un portfolio di oltre 2000 case e 300 esperienze.