Mercoledì 17 Luglio 2024

Eredità Del Vecchio, lite sulla tassa di successione del fondatore di Luxottica: chi la paga?

A quindici mesi dalla sua scomparsa la questione resta aperta. Lo scontro tra i figli e il nuovo presidente Francesco Milleri e i 56 milioni da pagare al fisco. L’avvocato della signora Zampillo ai manager: “Paghino di tasca propria”

Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica (Imagoeconomia)

Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica (Imagoeconomia)

Roma, 19 settembre 2023 – La disputa sull’eredità di Leonardo Del Vecchio, il fondatore di EsseilorLuxottica morto nel giugno 2022, resta ancora aperta e complessa. E stando allo scoop rilasciato da Milano Finanza che ha visionato i documenti, tra gli 8 eredi sarebbe scoppia la lite: chi paga i 56 milioni di euro all’Erario per la successione? Ricostruiamo la successione.

Chi sono gli eredi di Del Vecchio

L’eredità del re degli occhiali spetta ai suoi otto eredi, di cui sei sono i figli di Del Vecchio nati dal suo matrimonio con Luciana Nervo: oltre a Leonardo Maria (avuto dalla vedova Nicoletta Zampillo), Luca e Clemente (avuti dalla compagna Sabina Grossi), tra gli azionisti della holding ci sono Claudio, Marisa e Paola. Insieme a loro, poi, ci sono la vedova Nicoletta Zampillo e il figlio Rocco Basilico. A ognuno di loro è andata una quota 12,5% del capitale della Delfin, con un patrimonio stimato di 3,75 miliardi a persona. Accanto ai familiari spuntano quote di ringraziamento per l’attuale ceo Luxottica nonché presidente di Delfin, Francesco Milleri, e al manager Romolo Bardina. A quanto ammontano i gesti di gratitudine? Rispettivamente 2,148 milioni di titoli pari a 270 milioni per Milleri e 22 mila titoli a Bardina.

Il complesso patrimonio da dividere

L’inventariato del patrimonio Del Vecchio è attualmente nelle mani del notaio milanese Mario Notari. Come riporta Milano Finanza, oltre alle quote di EssilorLuxottica da circa 25 miliardi di euro, esso comprende: cinque case sparse per il mondo, otto conti correnti in cinque banche diverse per circa 17 milioni di giacenza, una Lamborghini, una Rolls Royce Phantom, lo yacht Moneikos da 22 milioni di dollari, opere d’arte da Canaletto a Van Dyck. Il problema dell’eredità di Del Vecchio? La presenza di tre testamenti orografici e uno pubblico risalente al 2017. Ed è proprio quest’ultimo a prevedere che le tasse di successione siano a carico degli eredi e che, nota dolente, per il pagamento gli ereditieri posso attingere dall’impero azionario del defunto. È qui che i figli non ci stanno: se il ceo Milleri deve 56 milioni al fisco e l’ad Bardina 58mila euro, con quali soldi pagano le imposte?

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La disputa sulla tassa di successione

È qui che si anima la disputa: i figli Luca e Clemente appaiono contrari al versamento delle tasse sul passaggio delle quote di EssilorLuxottica a Milleri e Bardin. Mentre Claudio e Paola, con opinioni leggermente diverse, non sembrano completamente favorevoli. Infine, a risulta avversa alla questione anche la signora Zampillo. Non solo, ma stando al lascito di Del Vecchio, la maxi tassa dei manager dovrebbe essere pagata anche dalla famiglia stessa. Stando alle indiscrezioni, l’avvocato della signora Zampillo avrebbe messo a verbale che le quote milionarie ricevute da Milleri e Bardina non sono da intendersi al netto, bensì “al lordo delle tasse che devono pagare di tasca propria”.