NASCE la Sgr di Equita, l’investment bank italiana indipendente specializzata nell’advisory e nel private banking. Equita Capital Sgr sarà la nuova management company del gruppo che «offrirà la propria expertise nell’ambito della gestione di attivi liquidi e illiquidi a investitori istituzionali ed a reti bancarie alla ricerca di soluzioni personalizzate». La Sgr porrà enfasi sui temi Esg che caratterizzano le piccole e medie imprese italiane e sarà supportata da un team di lavoro interno che collabora con Altis -Università Cattolica, la scuola di alta direzione aziendale dell’Università Cattolica con cui Equita ha siglato una partnership. «La strategia è chiara: non vogliamo entrare nel mondo del wealth management o nell’asset management tradizionale – spiega Matteo Ghilotti, amministratore delegato della Sgr – Vogliamo invece continuare a distinguerci sul mercato offrendo soluzioni di investimento che sfruttino le nostre conoscenze sulle mid-small caps italiane ed europee, con uno stile di gestione focalizzato sul medio termine e ponendo l’attenzione su principi etici e tematiche di sostenibilità».
L’AUTORIZZAZIONE di Banca d’Italia, ottenuta il 23 luglio scorso, permetterà alla Sgr di avviare le proprie attività ottimizzando quanto già svolto in questi anni da Equita nell’Alternative Asset Management. La divisione si configura come terza area chiave del gruppo ed evidenzia interessanti opportunità di crescita per i prossimi anni, grazie anche alle sinergie con le altre aree di business come la ricerca. «La nuova Sgr beneficerà di una governance strutturata ma semplice, che permetterà di svolgere in maniera efficiente le attività di gestione, evitando potenziali conflitti di interesse e fornendo ai clienti un servizio di massima qualità», commenta l’amministratore delegato di Equita, Andrea Vismara (nella foto), anticipando che Equita Capital Sgr «focalizzerà la sua offerta su prodotti differenzianti, proponendo a istituti finanziari e banche partner soluzioni co-sviluppate e offrendo opportunità di investimento alternative a investitori istituzionali».