Martedì 16 Luglio 2024

Eni, il governo studia la cessione fino al 4% per ridurre il debito

Lo scrive Bloomberg. Uno degli obiettivi pluriennali della Nadef sono privatizzazioni per circa l'1% del Pil

Il ministro dell'economia, Giancarlo Giorgetti, al Forum di Davos (Ansa)

Il ministro dell'economia, Giancarlo Giorgetti, al Forum di Davos (Ansa)

Roma, 18 gennaio 2004 - Il governo italiano starebbe pianificando di vendere fino al 4% di Eni dopo che la compagnia petrolifera avrà completato il piano di buy back, in scadenza ad aprile. Lo scrive Bloomberg, che, citando fonti vicine alla vicenda, spiega che l'operazione permetterebbe di incassare circa 2 miliardi di euro e ridurre il debito.

Il management di Eni in una delle ultime conference call aveva annunciato di voler anticipare la chiusura dell'acquisto di azioni proprie rispetto alla scadenza di aprile 2024. No comment invece da parte del ministero delle Finanze, che possiede una partecipazione del 4,7% in Eni (Cassa Depositi e Prestiti ne detiene il 27,7%). Al World Economic Forum di Davos, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha spiegato di aver parlato della vendita di alcune partecipazioni con fondi esteri. E, in effetti, privatizzazioni per circa l'1% del Pil sono uno degli obiettivi pluriennali della Nadef.

Dopo i rumors della cessione il titolo dell'Eni oggi ha chiuso in flessione a Piazza Affari.