Giovedì 21 Novembre 2024
SANDRO NERI
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"L'Italia può produrre energia. Ma lasciateci fare gli impianti"

Re Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura: "Col nostro piano per le rinnovabili si può tagliare l’importazione di gas"

Agostino Re Rebaudengo, 61 anni, presidente di Elettricità Futura

Agostino Re Rebaudengo, 61 anni, presidente di Elettricità Futura

La situazione è critica, ma non mancano segnali positivi: "È la prima volta che siamo tutti d’accordo sulla necessità di accelerare, abbiamo un piano condiviso da tutti. Il ministro Cingolani ha invitato tutti a fare il più possibile non solo per raggiungere l’obiettivo della transizione energetica ma anche per superarlo". Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura, l’associazione che rappresenta oltre il 70 per cento del mercato elettrico, ne ha parlato col governo nel corso dell’audizione convocata l’altro giorno per l’esame di misure immediate e, in vista del prossimo inverno, per garantire sicurezza dell’approvvigionamento e prezzi dell’energia accessibili."Se vogliamo risolvere la grave emergenza in atto - spiega - c’è la necessità di definire urgentemente le aree idonee a ospitare i nuovi impianti rinnovabili e la definizione dei target rinnovabili regionali. Tasselli fondamentali per accelerare anche sul percorso di sicurezza e autonomia energetica del Paese".

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Cosa pensate della politica di razionamenti annunciata dal governo?

"I continui tagli alle esportazioni di gas che la Russia sta facendo sono una mossa tattica strumentale, per impedire ai Paesi europei di riempire gli stoccaggi di gas nei mesi estivi così da ritrovarci scoperti nei mesi invernali e posti di fronte ad un maggiore peso della Russia sullo scacchiere della guerra. Le possibilità su cui sta ragionando il governo italiano sono in linea con la direzione anche degli altri Paesi europei".

Il governo tedesco ha annunciato che l’8 luglio alzerà da preallerta a stato di allarme il livello della risposta alla crisi del gas, a cui seguiranno misure per riorganizzare l’approvvigion amento di energia e i consumi per risparmiare gas.

"Sul fronte del gas la situazione europea è pesante, ma in questi mesi il governo italiano ha lavorato sodo per diversificare le forniture. Sarebbe quindi auspicabile che ora, senza indugio, confermasse il quadro normativo in cui i progetti di impianti a biometano in avanzato stadio di sviluppo sono stati concepiti, così da consentire la realizzazione e la produzione di gas rinnovabile, migliorando sia l’indipendenza energetica sia la corretta gestione dei rifiuti organici urbani".

Vi siete candidati a offrire una soluzione.

"Gli 85 Gigawatt di nuovi impianti rinnovabili previsti nel Piano presentato da Elettricità Futura permetteranno di ridurre le importazioni di gas dall’estero di circa 20 miliardi di metri cubi. Per capirci, equivale a tagliare quasi il 70% del gas che oggi ci arriva dalla Russia".

Che fine hanno fatto le politiche per favorire il ricorso alle rinnovabili?

"Nell’ultima nostra assemblea il messaggio più importante che è emerso è la totale coesione del governo e di tutte le forze politiche attorno al piano presentato da Elettricità Futura. Tutti i partiti si sono impegnati a lavorare insieme sino a fine anno per porre le basi per il raggiungimento dell’obiettivo".

Una sfida possibile?

"La roadmap REPowerEU per l’Italia prevede di portare dall’attuale 40% all’84% la quota di energia elettrica prodotta con le rinnovabili. Se oggi il prezzo del Megawattora schizza alle stelle è perché ancora produciamo con i fossili circa il 60 per cento dell’elettricità che consumiamo. Andando oltre il raddoppio dell’elettricità rinnovabile, l’Italia potrà beneficiare di importanti vantaggi non solo in termini di indipendenza ma anche di competitività. Infatti le energie rinnovabili, nonostante l’aumento di prezzo dei componenti per realizzare gli impianti, restano di gran lunga le energie che costano meno".

La vostra ricetta?

Per arrivare all’84 per cento di rinnovabili nel mix elettrico bisogna installare 85 Gigawatt di nuova potenza rinnovabile e circa 80 Gigawattora di nuova capacità di accumulo. Visti i falsi miti che circondano le rinnovabili, è utile specificare per realizzare 85 Gigawatt occorre solo lo 0,3 per cento della superficie totale dell’Italia. Nel frattempo, la Germania ha già destinato il 2 per cento del territorio agli impianti eolici".