Mercoledì 3 Luglio 2024
FRANCA FERRI
Economia

Energia elettrica e mercato tutelato. Si può rientrare fino al 30 giugno

Il motore di ricerca di Arera per trovare le informazioni necessarie. Possibili risparmi fino a 130 euro l’anno

C’è tempo fino al 30 giugno per tornare nel mercato a maggior tutela per l’elettricità. Per sapere come fare, da qualche giorno c’è anche un motore di ricerca sul sito dell’Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) per trovare in modo facile e veloce, inserendo il nome del Comune, il fornitore a cui richiedere il rientro. L’opzione riguarda ovviamente gli utenti che ora si trovano nel mercato libero, con costi che possono variare anche sensibilmente, non sempre a vantaggio del consumatore.

PERCHÉ RIENTRARE?

Dal 1 luglio il mercato di maggior tutela diventerà ’Servizio a tutele graduali’, che durerà fino a marzo 2027. Le aste per assegnare i circa 4,5 milioni di clienti in uscita dal mercato tutelato, si sono concluse con offerte al ribasso con prezzi molto competitivi. In pratica una delle componenti del prezzo finale (il costo di commercializzazione) è diventato negativo, il che si tradurrà, secondo le stime, in uno sconto medio di 130 euro all’anno.

COSA NON CAMBIA

Restano nell’attuale regime di mercato tutelato gli utenti vulnerabili, ovvero in condizioni economiche svantaggiate, over 75, chi è in condizione di disabilità, ecc.

A CHI RIVOLGERSI

Per rientrare nel mercato tutelato bisogna fare domanda rivolgendosi all’esercente del servizio nel Comune in cui si trova la fornitura. Per aiutare chi non conosce il nome dell’esercente, l’Arera ha realizzato un motore di ricerca sul suo sito web che in pochi click consente di trovare il fornitore dell’area interessata, e la modulistica da compilare con tutte le indicazioni passo passo. Lo stesso servizio informazioni viene svolto anche telefonicamente, con il numero verde gratuito dello Sportello per il Consumatore Energia e Ambiente di Arera: 800 166 654.

IL PASSAGGIO

In ogni area geografica c’è un solo fornitore assegnato: una volta individuato il fornitore tramite il motore di ricerca Arera, bisognerà fornire il codice pod dell’utenza (ricavabile da una bolletta), il documento di riconoscimento e codice fiscale del titolare dell’utenza a una mail di riferimento.

I COSTI

Il passaggio al servizio di maggior tutela prevede il cambio di fornitura, operazione che ha un’imposta di bollo di 16 euro. Se non si sceglie la domiciliazione in conto corrente, ma il pagamento tramite bollettino postale, il fornitore potrebbe chiedere un deposito cauzionale. Da verificare anche le eventuali penali da pagare, in una situazione di recesso anticipato rispetto al fornitore scelto in precedenza sul libero mercato.

LE TEMPISTICHE

C’è tempo fino al 30 giugno. Ma diverse associazioni di consumatori consigliano di non aspettare fino all’ultimo momento, in quanto il rientro nel servizio a maggior tutela è a tutti gli effetti un cambio di contratto, che può richiedere dalle tre settimane ai due mesi di tempo.