Quando martedì l’Arera annuncerà l’esito dell’asta, operatori e tariffe, per la fornitura di energia elettrica a 4,5 milioni di clienti, circa la metà dei 10 milioni rimasti nel regime della maggior tutela, l’effetto concorrenza porterà a costi in calo. Ne è certo il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin: "Tutti i partiti erano per la proroga, ‘perché arriva la batosta, perchè costerà di più...’", ha ricordato parlando dei tentativi di allungare la maggior tutela portati avanti nel decreto energia. Ma alla fine, i fatti saranno diversi: "Io credo che costerà di meno perché si è creata una condizione di mercato dove probabilmente la concorrenza ha fatto abbassare l’offerta. Dico ‘probabilmente’ perché il dato ufficiale dovrà darlo Arera", ha puntualizzato il ministro.
L’annuncio, dopo la gara dell’Acquirente Unico del 10 gennaio, segnerà il passaggio – ha spiegato Pichetto Fratin, intervenuto a Torino alla conferenza organizzativa di Confedilizia – "al mercato a tutele graduali, che è il passo intermedio" per chi con la fine della tutela non ha scelto un operatore del mercato libero: una fase transitoria che porterà dopo "tre anni al mercato libero dei cosiddetti non vulnerabili". E che non provocherà nessun balzo dei costi ma anzi, proprio grazie al meccanismo delle gare, garantirà la concorrenza e quindi un ribasso dei prezzi.
Per chi invece è rimasto nel mercato tutelato del gas (2,5 milioni di over75, percettori di bonus sociale, disabili, o abitanti in strutture di emergenza) la bolletta di gennaio sarà più cara. Nonostante il calo della materia prima, il pieno ripristino per tutti di Iva e accise ha portato a un aumento di poco meno del 7%, che si vedrà nella prossima fattura in arrivo.