di Elena Comelli
Effetto Covid sulle polizze Rc auto, con un calo dei prezzi generalizzato anche nel terzo trimestre 2020. Il prezzo effettivo delle polizze Rc auto "è stato in media di 389 euro, in riduzione di poco più del 5% (20 euro) su base annua", comunica l’Ivass, che ha pubblicato il Bollettino Iper con le ultime statistiche del mercato. L’Authority di controllo sulle assicurazioni rileva che prosegue il trend di riduzione dei prezzi avviato fin dal 2013. Un fenomeno, sottolinea, rafforzatosi con le restrizioni alla circolazione dovute alla pandemia da Covid-19.
La riduzione dei prezzi è stata più accentuata nel Sud Italia (Catanzaro -8,5%; Crotone -8%) rispetto alle province del Nord e Centro Italia (Bolzano -2,1%; Trento -2,2%). Di conseguenza, continua anche a restringersi il
differenziale di prezzo tra Napoli e Aosta, che è di 227 euro (il prezzo medio effettivo nelle due province è rispettivamente di 473 euro e 246 euro), in flessione del 36 per cento rispetto al 2014. In assoluto, i Comuni italiani dove l’Rc auto è meno cara in media sono Aosta, Oristano e Pordenone (sotto i 300 euro). In cima alla classifica sono invece Napoli e Prato, uniche due province dove la media è superiore a 500 euro. Continua a scendere, infine, l’indice HHi, che misura la concentrazione dei mercati: nel terzo trimestre è pari a 842 (da 970 nel 2014), suggerendo una correlazione tra l’aumento della competizione tra le imprese e la riduzione dei prezzi.
Le associazioni consumatori, però, non si accontentano. "Un calo vergognoso!", ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. "Il lockdown – sostiene Dona – avrebbe dovuto far precipitare il prezzo dell’Rc auto. Gli italiani, infatti, sono rimasti fermi dal 10 marzo al 17 maggio per ben 69 giorni, cosa che avrebbe già dovuto far calare il premio del 18,9%, ovvero 77 euro a polizza considerando il prezzo della polizza reso noto oggi", prosegue Dona. "Nel quarto trimestre ci dovrebbe essere poi una riduzione ulteriore, visto che dal 6 novembre sono ricominciati i divieti, anche se differenziati a seconda del colore della regione. Meno male che
l’Ivass ha aperto in ottobre un’indagine conoscitiva sul mancato calo dei premi", conclude Dona.
Per quanto riguarda il numero dei contratti, però, con la ripresa della circolazione dopo la fine del lockdown più rigoroso, l’aumento del numero dei contratti è stato del 4,8% a luglio, del 5,1% ad agosto e del 3,3% in settembre.