Giovedì 26 Dicembre 2024
FRANCESCO FORNI
Economia

Ecotassa auto di lusso, cosa sappiamo sull'ultima novità della manovra

Resta il programma degli incentivi per le vetture a basse emissioni

Ecotassa (Newpress)

Roma, 17 dicembre 2018 - Ecotassa, il balletto continua. E ora si fa largo l’ipotesi del compromesso. Il balzello, secondo l’accordo trovato domenica sera al vertice di Governo sulla manovra e sulle coperture taglia-deficit, sarebbe indirizzato ad “auto di lusso e SUV”. Categorie non bene individuabili, perché i criteri non sono stati ancora comunicati e quindi dovrebbero essere tutti da stabilire.

Stando ad agenzie che si rifanno a fonti governative l’ecotassa sarebbe applicata a vetture con  “emissioni di almeno 20 punti superiori alla norma originaria”. Nel caso, in attesa di ulteriori chiarimenti, sarebbero oltre i 110 g/km di CO2 e quindi riguarderebbero molti più modelli rispetto ai fantomatici “sport utility ed extra-lusso”.

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Resta invece il programma del Bonus fino a 6.000 euro per chi acquista vetture a bassissime emissioni, quindi quasi esclusivamente auto elettriche o ibride. Previsto anche un potenziamento delle colonnine di ricarica per batterie su tutto il territorio nazionale.

Sarebbe questa la soluzione raggiunta dopo giorni di tensioni, innescate dall'emendamento approvato alla Camera a cui è seguita la chiusura della Lega, con Salvini che ieri aveva escluso l'aggravio.

CAMBIA TUTTO - L’evoluzione rispetto alla scorsa settimana è netta, anche se non ancora chiara. In principio il “Bonus Malus” era stato concepito per le auto acquistate tra l’1 gennaio 2019 e il 31 dicembre 2021 sulla base della emissioni di anidride carbonica (CO2). Il “Malus” partiva da livelli di 110 g/km di CO2 in su, con un balzello su nove gradini, da un minimo di 150 euro a un massimo di 3.000 euro.  Ad esempio una Panda 1.2 benzina, l’auto delle famiglie, la più venduta d’Italia omologata con 125 g/km di emissioni di CO2, avrebbe pagato una tassa supplementare di 300 euro.

BONUS - Resta invece il “Bonus” con lo stanziamento di incentivi per auto ibride ed elettriche (o comunque a basse emissioni) in tre fasce.

- Da 0 a 20 g/km di emissioni di CO2 con 6.000 euro.

- Da 20 a 70 g/km di CO2 con 3.000 euro.

- Da 70 a 90 g/km di CO2con 1.500 euro. Questo è rimasto.

Ma attenzione, perché se il governo dovesse confermare l'ecotassa 'ridotta', allora c'è caso che anche l'incentivo possa essere 'limato' a sua volta. Il mercato delle elettriche, in Italia, è sotto l'1% (circa lo 0,3%). Quello delle ibride vale, nel complesso, il 5,3%. 

LA RETROMARCIA  - Giovedì scorso il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio a margine dell’audizione in commissione di Vigilanza Rai aveva ufficializzato il parziale dietrofront. “Ci sono contatti costanti tra il ministero. E tutti i soggetti interessati e mi pare che si stia andando verso una soluzione che garantirà il bonus per le auto elettriche fino a 6.000 euro. E allo stesso tempo consentirà di non tassare l’auto delle famiglie. Sono dunque in corso interlocuzioni incoraggianti“. Il dialogo prosegue. Bisognerà ora capire quali saranno i veri criteri, prima di poter dare un giudizio definitivo sulla misura.