Martedì 10 Settembre 2024
LORENZO PEDRINI
Economia

L’economia Usa salvata da Beyoncè, Barbie e Taylor Swift

Il giro d’affari generato degli spettacoli e dai film delle tre star fa volare il Pil degli Stati Uniti

New York, 20 ottobre 2023 – Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti d'America, nel terzo trimestre del 2023, è cresciuto di 4,9 punti percentuali rispetto al periodo luglio-settembre del 2022. E già questa, considerato lo stato di salute di molte economie dei Paesi più sviluppati, è una notizia. Ma quello che colpisce davvero, secondo una recente analisi del britannico Times, è che buona parte di questo balzo in avanti sia opera di tre donne. Anzi, di due donne in carne ed ossa, come le star del pop Taylor Swift e Beyoncé, e di una di celluloide, come la Barbie prodotta e interpretata da Margot Robbie. Responsabili, pare, di avere contribuito a guidare il più repentino balzo in avanti dell'economia a stelle e strisce da un biennio a questa parte.

Dall'alto a sinistra in senso orario: Margiot Robbie che interpreta Barbie, Bayoncè e Taylor Swift
Dall'alto a sinistra in senso orario: Margiot Robbie che interpreta Barbie, Bayoncè e Taylor Swift

Se infatti è vero che gli Usa si sono piazzati fin dall'inizio della pandemia nel novero delle nazioni del G7 a più alto tasso di crescita (oltre il 6% medio negli ultimi quattro anni), ciò è accaduto anche perché l'industria dell'intrattenimento non ha mancato di fare la sua parte. Con un'ultima estate al traino del duo Swift/Beyoncé e dell'indotto mastodontico dei loro tour per gli stadi del Paese, fatto di prenotazioni di hotel e ristoranti e di consumi nei bar e nei locali notturni nelle città in cui si svolgevano i concerti. E con la deflagrazione nei cinema di una bomba 'Barbie' capace di incassare oltre 575 milioni di dollari nei soli Stati Uniti e di valicare quota 1,3 miliardi nel mondo.

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Bene dunque. Anzi, benissimo, visto che le più rosee previsioni degli analisti di Wall Street per il terzo trimestre dell'economia americana non si spingevano oltre il +4,5% tendenziale. E visto anche che, come ha ricordato negli scorsi giorni l'Ufficio Nazionale di Statistica britannico, il Pil del Regno Unito è cresciuto negli stessi tre mesi solo di un misero 0,3% (anche se qui parliamo di dati congiunturali). Mentre l'Eurozona, terzo trimestre 2023 su terzo trimestre 2022, è cresciuta dello 0,5%. E tutto questo senza contare le aspettative per il futuro, con gli Usa destinati, secondo il Fondo Monetario Internazionale, ad allungare ancora su Uk e Ue (+2,1% anno su anno i primi, +0,5% il secondo e +0,7% la terza a fine 2023). A meno che l'ulteriore innalzamento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve (dal 5,25% al 5,5% appena deliberato) non causi a breve termine una frenata dei consumi più brusca del previsto. Ma, anche in questo caso, siamo certi che qualche grande star della musica o del cinema al femminile potrebbe riuscire, con un po' di fortuna, a riequilibrare la situazione.