Venerdì 3 Gennaio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

I trend dell’economia green per il 2025

Quali saranno i trend per l’economia green nel 2025 e cosa aspettarsi dagli eventi internazionali.

Roma, 1 gennaio 2025 – L’inizio di un nuovo anno è il momento ideale per stilare la lista dei buoni propositi per i 365 giorni successivi.

Trend dell’economia green - Crediti Pixabay
Trend dell’economia green - Crediti Pixabay

È così per i comuni cittadini e per le istituzioni, con la Commissione europea che per il 2025 ha annunciato di essere pronta a intensificare gli sforzi per la promozione dell’economia green attraverso direttive, regolamenti chiave, investimenti e incentivi che permettano la realizzazione di quanto previsto dal Green Deal europeo 2.0. I dossier più importanti per l’economia green del Vecchio Continente saranno il Circular economy act, la Direttiva sul diritto alla riparazione e l’Ecodesign for sustainable products regulation (ESPR) così come il nuovo atteso regolamento sugli imballaggi che, entro il 2030, punta a rendere i packaging completamente riciclabili.

Green ed economia nel 2025

In tema ambientale, nel 2025 ci sono una serie di aspetti che devono essere presi in considerazione. Il primo riguarda la Cina che, secondo visioni prospettiche, raggiungerà nei prossimi 12 mesi il picco delle sue emissioni di gas serra, ma, così come sostenuto dal Financial Times, l'incremento senza precedenti nell'adozione di energia solare (+ 200 gigawatt solo nel 2023) e di veicoli elettrici (30% dei veicoli) sta accelerando la decarbonizzazione dell'economia cinese. Il Dragone Rosso si muove, dunque, per raggiungere gli obiettivi previsti dagli Accordi di Parigi, anche se restano ancora molte le sfide ambientali per il grande Paese asiatico: il mix energetico interno è ancora fortemente dominato dal carbone (60% della produzione elettrica).

Intelligenza artificiale e ambiente

Un punto fondamentale dell’economia green nel 2025 sarà rappresentato dal maggiore utilizzo dell’intelligenza artificiale in questo campo. In tale modo, così come segnalato da SAS Software, si potrà utilizzare la tecnologia per prevenire e affrontare i rischi climatici, anticipando i fenomeni estremi e riducendo gli impatti socioeconomici. C’è, tuttavia, un fattore da tenere in considerazione, ovvero che lo sviluppo dell’IA richiede molto consumo di energia e materie prime, il che contribuisce a generare molte emissioni.

Gli eventi internazionali sul clima del 2025

Il passaggio a un’economia completamente green necessita di decisioni importanti prese dai governi di tutto il mondo, con gli incontri internazionali che assumono dunque un’importanza non trascurabile. Il primo del 2025, in ordine di tempo, è il COP Biodiversità che verrà organizzato dalla Colombia, ma che prevede che la conclusione dei lavori venga svolta in Italia, a Roma per l’esattezza, tra il 25 al 27 febbraio 2025 nell’ambito del Global biodiversity framework. Per il Bel Paese potrà essere l’occasione di riaccendere i riflettori sull’importanza delle biodiversità e affrontare il tema chiave della strategia di mobilitazione delle risorse che garantirà 200 miliardi l’anno entro il 2030 e almeno 20 nel 2025 a sostegno di iniziative che tutelino la biodiversità.

A novembre 2025, invece, sarà il momento della trentesima conferenza delle parti (COP30) del negoziato ONU sui cambiamenti climatici, la cosiddetta COP dell’Amazzonia. Obiettivo del meeting è fare un punto sugli obiettivi globali dei 196 Paesi membri e movimentare risorse dopo i risultati non certo esaltanti della COP29. A quanto detto si aggiunge che, entro febbraio 2025, i Paesi dovranno presentare nuovi e più ambiziosi NDC, vale a dire gli obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni di gas serra. Si tratta di un passaggio fondamentale: da questo dipenderà la possibilità di raggiungere o meno l’obiettivo di tenere le temperature medie globali entro gli 1,5°C.