Martedì 24 Dicembre 2024
ILARIA BEDESCHI
Economia

Economia del divertimento: ecco cos’è e come cambia

Un settore importante per l’economia che negli ultimi anni ha subito modifiche e affrontato molte difficoltà

Una discoteca

Roma 2 settembre 2023 – Cambiano i tempi e anche il modo di divertirsi muta. Un dato di fatto è che il divertimento rappresenta una voce importante nel bilancio dell’economia tanto che le sue altalene, e gli spostamenti che si verificano da parte dei fruitori, hanno impatti nei diversi settori.

Ma cos’è l’economia del divertimento? Difficile spiegarlo perché, per molti, ha a che fare con una idea estremamente personale che cambia nel corso della vita. Secondo i dati Istat di marzo 2023 ci sono macrocategorie:

  • intrattenimenti
  • spettacoli
  • incontri con amici
  • pranzo o cena fuori casa

Tutte le categorie, e trasversalmente per fascia di età, hanno subito oscillazioni significative durante e dopo la pandemia di Covid-19. Il delivery ha certamente aiutato in parte il comparto della ristorazione, i luoghi di cultura hanno ripreso con più lentezza mentre è il ‘mondo della notte’, e cioè quello delle discoteche che, in linea temporale, ha faticato di più a poter vedere una ripresa. È altrettanto vero, però, che il ‘fenomeno discoteca’ è profondamente cambiato: dal boom degli anni ’80 e ’90, con annessi e connessi come dj e radio che viaggiavano a braccetto, ad oggi. Sono cambiate le generazioni, l’offerta per riempire il tempo libero è diversa così come è cambiato il mondo del lavoro con il quale, il divertimento, ha necessità di conciliarsi.

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Difficile quindi dire se si può parlare di una vera crisi del settore o se, al fondo, si tratti di un cambiamento sociale dell’approccio al divertimento e al ballo. Una volta c’erano le balere, ma c’era poco altro. Si andava la domenica pomeriggio o il sabato sera. Quello era un momento prezioso per i giovani. Ora i tempi sono cambiati. La Riviera Romagnola, che del mondo della notte ha fatto storia con locali come l’Embassy e il Melody Mecca ma che ora sono chiusi. Questa estate ha invece riaperto il celebre Pineta di Milano Marittima e il Woodpecker, che si trova a pochi passi immerso, nella pineta. l’Istat dice che nel 2022 si è registrato un aumento della fruizione di almeno uno spettacolo ma che si è ancora sotto la soglia dei livelli prepandemici (49.5% contro il 64,6% del 2019). Tra il 2021 e il 2022 la frequentazione delle discoteche, night, balere o luoghi in cui si balla è aumentata dell’8,6% per gli uomini contro il 7,3% delle donne. Ad escludere una crisi del settore è il presidente regionale del Silb-Fipe Confcommercio, Gianni Indino: “Non voglio minimizzare – chiarisce il presidente del Silb – le oggettive difficoltà che gli imprenditori della notte incontrano tutti i giorni per rimanere sul mercato, ma vanno chiariti i motivi. Il primo va sicuramente ricercato nelle situazioni abusive, ormai all’ordine del giorno, che da anni denunciamo ma su cui nessuno interviene. Questo è il vero dramma che subiscono le discoteche regolari, al quale si affiancano i costi esorbitanti che vengono chiesti. Ci piacerebbe che finalmente anche il nostro settore venisse equiparato a tutte le altre anime dello spettacolo che versano l’Iva al 10% e non come noi al 22%, vorremmo poter cancellare una volta per tutte l’anacronistica imposta sugli intrattenimenti per cui su ogni biglietto d’ingresso si paga subito allo Stato il 16%, sarebbe una boccata d’ossigeno contenere i costi dei diritti d’autore, paradossalmente aumentati dopo la caduta del monopolio e l’avvento di altre collecting-society. Insomma, vorremmo poter fare impresa senza lasciare subito il 50% dell’incasso alle imposte senza nemmeno vederlo entrare, a cui si aggiungono poi le tasse sui redditi e quel che rimane va utilizzato per tutto il resto: affitti, utenze, dipendenti e collaboratori, materie prime. Vorremmo poter fare impresa senza l’abusivismo dilagante che ci fa concorrenza sleale, vorremmo poter fare impresa come abbiamo sempre fatto e sappiamo ancora fare, senza farcela insegnare da chi si improvvisa analista. Per ora resta una vana speranza, ma non ci arrendiamo”. Per la Riviera Romagnola Indino annuncia poi che riapriranno “lo Space, direttamente da Ibiza, il Pascià e l’Ecu con nuove gestioni e forti investimenti”. Insomma, forse anche il mondo della notte è un po’ come la moda. Ciclicamente ritorna.