Venerdì 8 Novembre 2024

Ecco quanti italiani bevono acqua di rubinetto: il report aggiornato sui consumi

Secondo Aqua Italia è rimasto stabile il consumo di acqua del rubinetto, quello dell'acqua minerale pro capite è pari a 0,6 litri al giorno. Ecco il quadro, con rischi e vantaggi

Acqua di rubinetto

Acqua di rubinetto

Roma, 20 seUn bicchiere d’acqua del rubinetto, grazie. A dirlo, secondo l’indagine di Aqua Italia, sono 8 italiani su 10, in linea con i risultati dell’ultima indagine svolta nel 2021. Secondo l’associazione costruttori trattamenti acque primarie federata Anima Confindustria, infatti, in Italia è rimasto stabile il consumo di acqua del rubinetto: il 61% del campione ha dichiarato di consumare sempre o spesso acqua del rubinetto a casa, mentre fuori casa, al bar o al ristorante, questa percentuale si riduce al 25,1%. Solo il 17% degli intervistati ha dichiarato di non consumare acqua del rubinetto in nessuna occasione. Al sondaggio ha partecipato un campione eterogeneo per zona di provenienza sul territorio nazionale, con prevalenza di intervistati del Nord Italia. “Negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescita prima, e ora a una stabilizzazione del consumo di acqua del rubinetto registrata anche dalle ultime indagini di Aqua Italia – commenta il presidente di Aqua Italia Fabrizio Leoni -. Da anni l’associazione è impegnata a sensibilizzare i cittadini sulla qualità dell’acqua del rubinetto italiana, notoriamente tra le migliori d’Europa. L’acqua di rete è un bene prezioso, in Italia particolarmente controllato e di qualità". Consumo acqua in bottigliaIn Italia il consumo di acqua minerale è cresciuto negli ultimi anni – ha sottolineato Ettore Fortuna, vicepresidente e consigliere delegato di Mineracqua, l’associazione di categoria dei produttori, a Verità&Affari – nel 2023 siamo però sotto del 4-5%, perché il fattore climatico influenza molto il nostro settore (fino a cinque punti percentuali all’anno). Il consumo medio di acqua minerale pro capite in Italia è pari a 0,6 litri al giorno”. In Italia, secondo le stime di Mineracqua, il consumo di acqua liscia è pari al 69%, il 17% è quello dell’acqua frizzante e il 14% sono acque effervescenti naturali, una particolarità che ci distingue in ambito europeo. Sotto il profilo del prezzo l’Italia è il paese in cui costa meno. “Prezzo medio di 0,22 euro al litro contro 0,73 nel Regno Unito, 0,36 in Germania e 0,30 in Francia” conclude Fortuna. Bottiglia e rubinetto: rischi e vantaggi La rete idrica italiana è sicura e controllata: l’84,8% dell'acqua potabile proviene da fonti sotterranee (+20 punti percentuali rispetto alla media europea), naturalmente protette e di qualità e che richiedono limitati processi di trattamento. Eppure c’è ancora diffidenza verso la sicurezza, a discapito dell’enorme produzione di plastica conseguente al consumo dell’acqua in bottiglia. Secondo le ultime indagini pubblicate in occasione della Giornata mondiale dell’Acqua, l'Italia è ultima in Unione europea per contributo all'obiettivo di sviluppo sostenibile numero 12 delle Nazioni unite, che consiste nel garantire modelli di consumo di acqua sostenibili. In Europa i governi sono tenuti a presentare una rendicontazione triennale sulla qualità dell'acqua potabile. In Italia, la qualità delle acque destinate al consumo umano è assicurata mediamente per l’80,5% da acque sotterranee, naturalmente protette, su cui si innesta un esteso sistema di controlli da parte dei gestori dei servizi idrici e delle Autorità Sanitarie Locali. Il Ministero della Salute con i dati pubblicati dell'ultima rendicontazione, fa sapere che "per rispondere alla necessità, avvertita dai cittadini stessi, di disporre di maggiori informazioni e trasparenza sulla qualità, produzione e gestione dell'acqua potabile, la nuova direttiva ha migliorato le regole sulla trasparenza e sull’accesso del pubblico alle informazioni sull'acqua potabile, informazioni che i fornitori di acqua dovranno fornire agli utenti sia attraverso mezzi digitali (pubblicazione online), sia per comunicazione diretta (ad esempio in bolletta)". Per testare la qualità dell'acqua a casa, ci sono diversi kit di test disponibili sul mercato.

Eliminare la plastica a casa? Ecco come. Sono quattro le tipologie di prodotto che vengono sfruttate da chi vuole eliminare le bottiglie di plastica a casa, si tratta di: caraffe filtranti, filtri per il rubinetto, gasatori e dispositivi per l'osmosi inversa. La soluzione più performante e efficiente è però quella che sfrutta il principio dell'osmosi inversa, con un set da installare (anche in fai da te, data la semplicità) al di sotto del lavandino. In questi sistemi l'acqua passa attraverso una membrana, mentre i residui solidi vengono dall'altra parte così da separare il liquido vitale da tutte quelle impurità anche pericolose per l'organismo come i metalli pesanti, il tutto senza dover ricorrere a sostanze chimiche. Cristina Mazzi