Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

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Decreto lavoro, le ultime novità in bozza. La Cgil conferma gli scioperi: “Non ci hanno consegnato il testo”

Fringe benefit fino a 3mila euro per chi ha figli, aumenta il taglio del cuneo. Meloni vede i sindacati. Landini: “Bene l’alleggerimento della pressione fiscale, ma è temporaneo. Restano i punti dolenti”. Sbarra (Cisl): sospendiamo il giudizio. Bombardier (Uil): “Preoccupati”

Il leader della Cgil Maurizio Landini entra a Palazzo Chigi (Ansa)

Il leader della Cgil Maurizio Landini entra a Palazzo Chigi (Ansa)

Roma, 30 aprile 2023 – Ultimi ritocchi prima del via libera al decreto lavoro, che sarà approvato domani 1 maggio, dal Consiglio dei ministri. Una scelta inconsueta, quella di convocare il Cdm per la Festa dei lavoratori, criticata dalle opposizioni che la etichettano come “propaganda”, e pure dai sindacati, da alcuni almeno. Il segretario della Cgil Maurizio Landini l’ha definita “arrogante”. Meloni ha replicato con una provocazione: “Molti lavorano il primo maggio, allora non faccia il concertone”. “Il dato vero è che il governo per 6 mesi di lavoro non ne ha parlato e ne parla il primo maggio – polemizza il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri  –. E' chiaro che si tratta di un'operazione per controbilanciare il primo maggio di lavoro e di Cgil, cisl e Uil. Volete scommettere che domani, ci sarà la conferenza stampa del governo in contemporanea con i comizi dei tre segretari generali?”. 

Ma lo scontro tra governo e rapprensentanti dei lavori è soprattutto sul merito del provvedimento. “L'idea che in un momento in cui aumentano le povertà, si taglia il Reddito di cittadinanza a noi sembra una follia”, ha detto Landini prima di partecipare, stasera, al tavolo convocato da Giorgia Meloni a Palazzo Chigi con le single sindacali, durato oltre due ore.  

La premier, con il ministro dell’Economia Stefano Giorgetti, quella del Lavoro, Marina Elvira Calderone, sottosegretari e viceministri al seguito, hanno incontrato Landini, Bombardieri, il leader della Cisl Luigi Sbarra, il segretario generale della Ugl Paolo Capone, tutti accompagnati dai loro vice.

Landini: “Confermiamo gli scioperi”

I sindacati non hanno nascosto i malumori per essere stati convocati solo alla vigilia del Cdm: “Agli incontri ci andiamo”,  spiegava Landini alla vigilia,  ma “è chiaro he hanno già deciso e quello che faranno il lunedì mattina non è quello che chiediamo”. E di fatti, a tavolo, chiuso, il leader Cgil conferma le linea della Confederazione. “Restano in campo ragioni che ci hanno portato a indire le giornate di mobilitazione il 6 a Bologna, il 13 a Milano e il 20 a Napoli perché c'è bisogno di un cambiamento vero della politica di questo Governo, a partire da una vera riforma fiscale e da un intervento su salute e sicurezza sul lavoro”. Landini lamenta il fatto che “non ci è stato consegnato alcun testo. Non conosciamo i provvedimenti nel dettaglio, come è noto contano anche le virgole. Questo non è un metodo accettabile”.

"Non ci hanno dato il testo del decreto, metodo inaccettabile”

Nel merito il leader Cgil osserva che il taglio del cuneo contributivo annunciato dal Governo “va nella direzione delle richieste che abbiamo sempre avanzato ma è temporanea, dura qualche mese. Non c'è la restituzione del fiscal drag e manca un intervento di tassazione sugli extraprofitti. C'è una novità nella direzione che chiedevamo ma non è quello che chiedevamo perchè non è strutturale e perchè non ci sono misure su fiscal drag e extraprofitti”. Mentre contratti a termine e reddito restano “punti dolenti su cui abbiamo marcato differenze”. 

Posizione simile quella della Uil. "Non è una bocciatura netta – dice Bombardieri  – . Intanto ci sono le risorse sul cuneo fiscale e questa è una richiesta che avevamo fatto. Ma siamo preoccupati perché la richiesta si ferma a dicembre. Le altre notizie non sono positive non abbiamo avuto risposta sulla richiesta di aiutare il rinnovo dei contratti, sulla detassazione dei rinnovi contrattuali; non abbiamo avuto risposte su una serie di problemi che noi avevamo posto nei confronti fatti con il governo, intanto sul precariato”. Bombardieri all’incontro ha portato Manuela Pellegrino, una dipendente 36enne precaria del trasporto aereo, che ha raccontato la sua esperienza. 

Sbarra: “Se fate cose buone per le persone convocateci anche a Natale”

Sbarra (Cisl) sospende il giudizio sul decreto, “in attesa dei testi ufficiali”. Ma «considero veramente importante, utile questo incontro di stasera, se veramente riuscirà a determinare un nuovo cammino di dialogo sociale, di confronto e di condivisione. Se fate cose buone per le persone convocateci anche a Natale, a Pasqua e a Ferragosto”. Per l’Ugl l’incontro è stato “all’altezza delle aspettative”. 

Le novità del decreto 

Secondo quanto trapela dalle stanze di Palazzo Chigi, al tavolo Meloni avrebbe ribadito che “la priorità del governo è alleggerire la pressione fiscale sul costo del lavoro”. La riduzione del cuneo fiscale arriverà “al 6% del taglio sotto i 35mila euro e al 7% sotto i 25mila euro, fino alla fine dell'anno”, avrebbe spiegato la premier. Tra le misure previste un “incentivo che vale fino al 60% della retribuzione riconosciuto al datore di lavoro che assume giovani che non sono occupati e non sono in un percorso di formazione, i cosiddetti ‘neet’”.

Ecco le ultime novità contenute nella bozza del provvedimento che il governo sta illustrando ai sindacati e che domani sarà sul tavolo del governo per l’ok definitivo.

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Taglio del cuneo fiscale 

Il taglio del cuneo fiscale e contributivo per cinque mesi salirà di altri quattro punti. All'articolo 34 si stabilisce come per i periodi di paga dal 1 luglio 2023 al 30 novembre 2023, senza ulteriori effetti sul rateo di tredicesima, la misura dell'esonero è elevata da due punti a sei punti percentuali per i redditi fino a 35mila euro e a sette punti per i redditi fino a 25mila euro. 

Assegno di inclusione 

Per l'assegno di inclusione (sostituto del reddito di cittadinanza) che partirà il primo gennaio 2024 il governo mette a disposizione 5,4 miliardi di euro per l'anno prossimo e 5,6 miliardi per il 2025 e il 2026. Per la prosecuzione del reddito di cittadinanza è autorizzata nel 2023 la spesa di 384 milioni di euro. Tra le risorse stanziate l'esecutivo prevede di destinare come incentivi ai datori di lavoro che assumono i beneficiari dell'assegno di inclusione 85,3 milioni di euro nel 2024, 200,4 milioni di euro nel 2025 e 251,3 milioni di euro nel 2026. 

Fringe benefit

Il tetto dei fringe benefit detassati per i lavoratori dipendenti con figli a carico sale a 3mila euro. “Limitatamente al periodo d'imposta 2023 - si legge - non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli a carico, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di euro 3.000”.