Giovedì 20 Marzo 2025
MADDALENA DE FRANCHIS
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Economia

Servizi finanziari, in Italia aumenta la presenza delle donne in ruoli di leadership

Con il 43,1% di donne nei Cda delle società quotate che operano nel settore finanziario, l’Italia è seconda soltanto a Francia (47,9%) e Spagna (45,1%)

Aumenta il numero di donne nei consigli di amministrazione nelle aziende del settore dei servizi finanziari

Aumenta il numero di donne nei consigli di amministrazione nelle aziende del settore dei servizi finanziari

Roma, 20 marzo 2025 – Il settore dei servizi finanziari è all'avanguardia, nel nostro Paese, su leadership femminile e riduzione del gender pay gap: è in crescita, infatti, la presenza delle donne in ruoli di leadership (presidenti dei consigli di amministrazione o di comitati endoconsiliari), passata dal 42,9% del 2021 al 44% nel 2024. È quanto emerge dall’analisi appena rilasciata da EY (multinazionale dei servizi precedentemente nota come Ernst & Young), dal titolo "EY European financial services boardroom monitor": il report monitora semestralmente l'esperienza, la formazione e le competenze dei membri dei consigli di amministrazione delle istituzioni finanziarie e assicurative comprese nell’Msci European financials index.

Italia al terzo posto in Ue dopo Francia e Spagna

Con il 43,1% di donne nei Cda delle società quotate che operano nel settore finanziario, l’Italia è seconda soltanto a Francia (47,9%) e Spagna (45,1%) per quanto riguarda la rappresentanza femminile nei consigli di amministrazione. A pari merito i Paesi Bassi (43,1%), seguono Germania (40%), Belgio (38,5%) e Svizzera (37,8%).

I consigli di amministrazione italiani dei maggiori player del settore finanziario e assicurativo si aprono a una governance più inclusiva, preparandosi, così, ad affrontare le sfide legate all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità sociale.

Remunerazione complessiva in crescita

Negli ultimi anni, nei Paesi europei si è registrata una crescita generale della remunerazione dei membri dei consigli di amministrazione. In Italia, la remunerazione media è passata dai 150.323 dollari/anno del 2019 ai 173.894 del 2023, dato che colloca il nostro Paese in una posizione intermedia rispetto alle altre economie del continente. Mentre in Svizzera, oggi, la remunerazione media raggiunge i 338.621 dollari, seguita da Spagna (252.570) e Regno Unito (199.856), in altri Paesi, come Belgio (110.534) e Francia (83.941), si attesta su livelli più bassi.

Diminuisce il gender pay gap

In cinque anni la remunerazione media delle donne nei CdA in Europa è cresciuta di quasi il 30%, passando dai 128.912 dollari/anno del 2019 ai 167.421 del 2023: un aumento lievemente maggiore a quello fatto registrare dalle remunerazioni dei consiglieri uomini, cresciute nello stesso periodo del 22,5% (2019: 155.369 dollari – 2023: 190.361). Uno dei principali fattori che ha favorito l’incremento della remunerazione femminile sarebbe proprio l’aumento della presenza di donne in ruoli di leadership, in qualità di presidenti di Consigli di amministrazione o di Comitati endoconsiliari, passata dal 42,9% nel 2021 al 44,0% nel 2024. In Italia il divario retributivo di genere medio nei consigli di amministrazione dei servizi finanziari si è ridotto negli ultimi anni: nel 2023 si attestava al 12%, con le donne che hanno guadagnato l’88% del salario mediano degli uomini (contro l’83% del 2019). Un dato migliore rispetto alla media europea: nel 2023, il divario retributivo di genere mediano in Europa era, infatti, del 15% (le donne guadagnano in media 85 dollari per ogni 100 dollari guadagnati dagli uomini).

Competenze tech e Esg in crescita in Italia

Guardando, più in generale, alle competenze tecnologiche e Esg (impatto ambientale, sociale e di governance), il nostro Paese, con il 24,3% di membri dei consigli di amministrazione che hanno competenze tecnologiche, è secondo solo alla Spagna (28,2%) su questo parametro; seguono Olanda (23,8%), Germania (20,7%), Francia (20,4%), Svizzera (20%) e Belgio (15,4%). Guardando alle competenze sulla sostenibilità, l’Italia si posiziona al terzo posto - dopo Francia e Spagna - con il 14,6% dei consiglieri che ha competenze Esg. La percentuale arriva al 23,8% tra i consiglieri nominati negli ultimi 12 mesi.

“Maggior impegno verso l’inclusività”

Stefano Battista, responsabile EY per il mercato dei servizi finanziari in Italia, commenta: “Il nostro Paese prosegue il suo percorso di crescita nella rappresentanza femminile nei consigli di amministrazione: con il 43,1% di donne nei Cda delle società quotate che operano nel settore finanziario siamo secondi solo a Francia e Spagna, dimostrando un impegno significativo verso l'inclusività. In un contesto sempre più dinamico, le aziende del settore dei servizi finanziari si sono avvalse delle nuove nomine per integrare competenze tecnologiche e di sostenibilità nei loro consigli di amministrazione, entrambe cruciali per affrontare le sfide del futuro".