
Alcuni distributori automatici
Roma, 11 marzo 2025 – Non più solo caffè, bevande o snack. Il distributore automatico si è evoluto ed ora al suo interno si possono trovare anche prodotti fashion o beauty, oggetti tech, giochi, carte di credito e molto altro. In Italia, nel 2024, sono state circa 2,2 milioni le consumazioni non-food effettuate alle oltre 830.000 vending machine presenti sul territorio nazionale secondo quanto rivela Confida (Associazione Italiana Distribuzione Automatica), che da un censimento ne ha scovato alcune davvero particolari. Per gli amanti dei brand iconici, come ad esempio Ferrari, in centro a Milano si trova una vending machine unica che distribuisce modellini della celebre fuoriserie italiana; mentre presso gli aeroporti di Firenze e Pisa, genitori disperati e appassionati di tutte le età possono acquistare i famosi mattoncini prima della partenza. Sempre negli aeroporti si possono anche trovare distributori automatici di underwear di marca, carte di credito e persino trolley da viaggio.
Proprio i settori del beauty e dei prodotti per la cura personale si sono lasciati affascinare dalle mille potenzialità dei distributori automatici, basti pensare che presso l’aeroporto di Malpensa, ad esempio, un noto brand di make-up ne ha utilizzato uno in alternativa allo store fisico durante i lavori di ristrutturazione.
Ma non solo. In alcuni casi le vending machine sono diventate anche un’idea originale da impiegare in contesti diversi: un famoso marchio fashion del lusso le ha utilizzate per distribuire ai propri ospiti delle macchine fotografiche usa e getta durante un suo evento a tema ‘vintage’ anni ’80-’90. In effetti la moda e il lusso sembrano i settori che più degli altri abbiano saputo cogliere questa “nuova anima” dei distributori automatici: i noti gioielli legati al colore azzurro delle loro ambite confezioni, nella boutique londinese di Covent Garden, hanno infatti usato le vending machine per distribuire i propri profumi; mentre un famoso brand francese ha creato un punto vendita completamente automatico a Parigi per distribuire la sua collezione di lussuose borsette.
Anche il mondo della tecnologia è stato tra i primi a sfruttare il potenziale delle vending machine, soprattutto per i prodotti di piccole e medie dimensioni. Come nel caso dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, a Milano, è possibile rifornirsi di accessori per smartphone proprio da un distributore automatico.
“La tecnologia Made in Italy delle vending machine è molto duttile e può essere impiegata per distribuire tante tipologie di prodotti dalle più svariate forme e pesi, anche diversi dal classico food & beverage, grazie alle innovazioni tecniche. – spiega Massimo Trapletti, presidente di Confida –. Inoltre, le vending machine sono facilmente personalizzabili con grafiche ad hoc; mentre quelle di ultima generazione possono interagire con i consumatori per promuovere attività sui social network. Queste caratteristiche le rendono molto adatte alla distribuzione di prodotti da parte di brand che fanno della customer experience uno strumento chiave”.