Il testamento di Silvio Berlusconi è stato svelato. Due fogli scritti a penna nel quale ha comunicato le sue decisioni. Ma la ripartizione del patrimonio di una persona non è cosa “semplice”. Ci sono quote da rispettare. Termini come “legittima” e “disponibile” sono diventati ormai “patrimonio di tutti”. Ma vediamo di cosa si tratta. Per questo abbiamo interpellato un notaio.
![La lettera testamento di Silvio Berlusconi](https://www.quotidiano.net/image-service/version/c:Y2E2ZGM2ZjAtOGIxNi00:YjI4ZTY0/la-lettera-testamento-di-silvio-berlusconi.webp?f=3%3A2&q=1&w=1560)
La legittima
"Iniziamo col dire che l’eredità può essere distribuita mediante un testamento o in assenza di un testamento per legge. Quando non c’è testamento si segue una distribuzione ‘legittima’. La successione legittima prevede una assegnazione del patrimonio secondo la cosiddetta “linea retta”: un terzo alla moglie e due tersi ai figli. In assenza di una moglie tutto viene diviso in parti uguali fra i figli. In assenza di figli, successivamente si passa ai nipoti (figli dei figli) e così via. In assenza di discendenti diretti (fra questi anche dei genitori del defunto) si passa alla linea collaterale: l’eredità va distribuita tra fratelli, nipoti (figli dei fratelli) e così via”, spiega il notaio. Nel caso di specie la divisione in base al numero di figli è determinata all’articolo 566 del codice civile.
La disponibile
Si può però decidere di fare testamento e in questo caso, l’autore può stabilire di destinare parte del suo patrimonio ad altre persone che non siano appunto gli eredi legittimi (nel caso di Berlusconi: Marta Fascina, il fratello Paolo e l’amico Marcello Dell’Utri). “In questo caso la, ai sensi dell’articolo 537 comma 2 del codice civile, in presenza di più figli la quota disponibile ammonta a un terzo del patrimonio: una porzione che, appunto, la persona che fa testamento può destinare a chi vuole dentro e fuori dall’asse ereditario”, spiega il notaio.
La divisione fra figli
Nel caso di Berlusconi, non essendoci una moglie, l’eredità va divisa fra i 5 figli. Quindi, in termini giuridici, la legittima sarà pari a 10 quindicesimi (2 quindicesimi a figlio) del patrimonio mentre la disponibile a 5 quindicesimi”, spiega il notaio.
![Il testamento di Silvio Berlusconi (Ansa)](https://www.quotidiano.net/image-service/version/c:MGYxMmZhMTAtYjMxZS00:NjNiODMy/il-testamento-di-silvio-berlusconi-ansa.webp?f=9%3A16&q=1&w=1560)
I calcoli
Una ripartizione non semplicissima quando ad esempio di tratta di dividere società o quote di società che andrebbero ripartite in equa misura in base alle percentuali sopra descritte (quote che possono essere scisse anche fra legittima e disponibile). Nel caso di Finivest ad esempio l nuovo assetto è chiaro: i figli della prima moglie hanno il controllo con il 53% (contro il 47% di Barbara, Eleonora e Luigi), una percentuale che garantisce la continuità e che è più che sufficiente per una società non quotata. Marina e Pier Silvio detengono ciascuno una quota del 26,54%, data dalla somma del precedente 7,81% (al netto delle azioni proprie) a cui si aggiunge la legittima (8,33%) e il 10,40% della 'disponibile' decisa da Silvio Berlusconi.
La contestazione e la lesione di legittima
Naturalmente chi fa testamento può anche decidere di non rispettare le quote fino anche a diseredare una persona (come ad esempio escludere uno o più figli dall’eredità). Naturalmente in questi casi poi l’individuo diseredato (o che non ritiene siano state rispettate le quote legittime a lui destinate) ravvisando quella che tecnicamente si chiama una “lesione di legittima” può “fare quella che in termini tecnici si chiama ‘azione di riduzione’ e intentare una causa affinché gli venga riconosciuta parte o tutta l’eredità che gli spetta per legge”.