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Diritto alla riparazione, Federconsumatori: "Ecco l'elenco dei beni coinvolti". Quanto tempo ha l'Italia per recepire la direttiva Ue
Roma, 12 agosto 2024 – Diritto alla riparazione – extra garanzia-, quando scatta e quali elettrodomestici riguarda? Ancora: comprende anche monopattini e bici elettriche?
Lo abbiamo chiesto a Giovanna Capuzzo, vicepresidente nazionale di Federconsumatori. Ecco una guida in 5 punti.
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1. Quando scatta il diritto alla riparazione?
Risponde la dirigente di Federconsumatori: “La direttiva Ue è in vigore dal 30 luglio. Ma ora gli stati membri avranno 24 mesi per adeguarsi e recepire il testo”. Il diritto, e questa è la vera novità, supera i tempi stabilita dalla garanzia.
2. Quali sono i beni che danno diritto alla riparazione?
La direttiva fa un elenco preciso di beni per i quali si potrà richiedere la riparazione. Ecco l’elenco che ricorda Capuzzo:
- lavatrici per uso domestico
- lavasciuga per uso domestico
- lavastoviglie per uso domestico
- asciugabiancheria per uso domestico
- frigoriferi e freezer per uso domestico
- televisori
- aspirapolveri
- tablet
- computer
- smartphone
- server e prodotti di archiviazione per piccole aziende
- altri beni che possono incorporare l’uso della batteria, “come monopattini o bici elettriche. Escluse invece le auto elettriche”, chiarisce la vicepresidente di Federconsumatori.
3. Qual è il limite di spesa?
Ma qual è il limite di spesa previsto dalla direttiva? "Si parla di costo ragionevole – chiarisce la dirigente di Federconsumatori -. E naturalmente il costo della riparazione non deve superare il valore del bene stesso”.
4. Cosa manca ancora?
I costi, precisa Giovanna Capuzzo, “dovrebbero essere pubblicati dai produttori con tutte le altre informazioni per i consumatori. Ma la direttiva non ha imposto la consegna del modulo europeo di informazione sulla riparazione, il documento che servirebbe a capire casistiche, tempi e costi certi. A questo punto resta da capire se l’Italia recepirà in maniera più puntuale la direttiva".
5. Cosa sono i prodotti ricondizionati?
Conclude la vicepresidente di Federconsumatori: “Dovrebbe anche essere aperto un sito che ancora non esiste, una piattaforma europea online. L’obiettivo è ecologico, esattamente come quello dei prodotti ricondizionati, cioè usati e riparati. Un mercato in grande espansione in questo periodo di ristrettezze, soprattutto per i cellulari”.