di Sandra Nistri
SESTO FIORENTINO
Nonostante il barometro economico indichi rischio di burrasca imminente per il braccio di ferro sui dazi annunciati dagli Stati Uniti, c’è chi lavora per rasserenare il clima e favorire nuove collaborazioni tra Europa e Usa, con l’intento di tenere unite le due sponde dell’Atlantico. Dal punto di vista economico, ma non solo. Va in questa direzione l’incontro sul tema “Le autonomie strategiche nel nuovo scenario globale“, ospitato ieri nella sede di Lilly Italia a Sesto Fiorentino, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali del livello europeo, nazionale e regionale, i quali cui il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la sindaca di Firenze Sara Funaro e la console generale degli Stati Uniti d’America a Firenze, Daniela Ballard. Per il Comune di Sesto Fiorentino era presente la vicesindaca Claudia Pecchioli. L’iniziativa è il primo appuntamento del ciclo “Future Callin’ - Dialoghi di policy“, promosso dal Comitato Public Affairs dell’American Chamber of Commerce in Italy (AmCham), con l’obiettivo di avviare un confronto costruttivo tra istituzioni e imprese sulle grandi trasformazioni in atto. A fare gli onori di casa Federico Villa, associate vice president corporate affairs & patient access , Italy hub di Lilly e presidente del gruppo PA di AmCham.
Numerose le domande cui sono state date risposte durante l’appuntamento che è ruotato intorno a un tema centrale, le autonomie strategiche nel nuovo scenario globale, ovvero la capacità dell’Europa e dei suoi Stati membri di agire in modo indipendente nei settori chiave come salute, energia, difesa, tecnologia e industria. Autonomie che non equivalgono certamente a chiusura ma, invece, a una maggiore capacità di fare sinergie strutturate per guidare scelte e reazioni, attraverso il dialogo con partner di fiducia, come da sempre lo sono le aziende americane impegnate sul territorio italiano e le aziende italiane impegnate in Usa.
"Mi fa molto piacere – ha sottolineato la console Ballard – che un evento di tale rilevanza a livello nazionale ed europeo si svolga qui in Toscana, presso la sede di Eli Lilly, un’eccellenza americana. Sono lieta che l’importante dibattito di oggi affronti temi fondamentali come il commercio e gli investimenti, nonché la stabilità e l’affidabilità della catena di distribuzione, elementi cruciali nell’attuale mercato globale".
Mercato che, come ha rilevato la sindaca di Firenze, Sara Funaro, non può non prescindere da quanto sta accadendo a livello internazionale, in particolare proprio negli Stati Uniti: "Avere un confronto tra aziende e istituzioni, sia a livello locale che nazionale e europeo – ha detto – è fondamentale, a maggior ragione in un momento storico come questo in cui si parla di scenari preoccupanti per quanto riguarda i dazi e le altre discussioni che possono mettere in difficoltà le aziende sui nostri territori. Noi come istituzioni ci siamo per dare il supporto che possiamo a livello locale ma soprattutto per avviare un confronto che possa fortificare sempre di più le aziende dei nostri territori".
Sulla stessa linea anche il presidente della Regione Eugenio Giani: "Qui oggi da Lilly, sono presenti – ha spiegato – i colossi industriali con origine e proprietà negli Stati Uniti che hanno fatto investimenti portando ricchezza e occupazione nel nostro Paese. E’ importante continuare a muoversi nel segno del dialogo. In questo contesto la Toscana si presenta come la realtà che nel 2024 ha offerto all’export 64 miliardi con un aumento verso gli Stati Uniti del 12%. Ho fatto presente che è assolutamente antistorico affrontare questo dialogo e questa relazione di fronte a dazi e dogane perché significa, in modo macroscopico, concepire un rapporto nel modo esattamente opposto a come invece dovrebbe andare".