Mercoledì 22 Gennaio 2025
MATTEO PALO
Economia

Detrazioni fiscali solo sulle caldaie. Niente sconti per la vasca da bagno

L'Agenzia delle Entrate detta le linee a Caf e commercialisti

Rossella Orlandi (Newpresse)

Roma, 3 marzo 2016 - Sì agli sconti fiscali per le caldaie, in tutti i casi. Mentre la sostituzione delle vasche non è agevolabile. Salvo che non si trovi una scappatoia, ristrutturando interamente il bagno. L’Agenzia delle Entrate continua a scrivere la storia infinita dei bonus fiscali per le ristrutturazioni. Stavolta lo fa con una circolare di chiarimento che risponde ad alcuni quesiti avanzati da Caf e commercialisti sulle spese detraibili e deducibili.

La circolare fa parte dalle spese per la sostituzione della caldaia. Secondo i chiarimenti dell’Agenzia, i contribuenti che vogliono cambiarla possono accedere al bonus mobili collegato ai lavori di ristrutturazione. La caldaia, infatti, è una componente essenziale dell’impianto: la sua sostituzione può essere qualificata di per sé come manutenzione straordinaria. Per quanto riguarda i sanitari la questione è diversa: la loro sostituzione infatti è una manutenzione ordinaria. Chi butta via la vasca e la sostituisce con una con sportello apribile o con un box doccia, allora, dovrà pagarsi tutto da solo: «Intervento non agevolabile neanche come eliminazione di barriere architettoniche». In questi casi c’è una sola scappatoia: cambiare tutto. È possibile fruire della detrazione quando, oltre ai sanitari, arriva il rifacimento integrale degli impianti. Occorre ristrutturare il bagno e non solo la vasca. Altro argomento spinoso è quello di garage, box e posti auto, nel caso in cui siano acquistati in comproprietà da due diversi soggetti e utilizzati da entrambi. Il punto è: è possibile che entrambe le persone li considerino, ai fini fiscali, una pertinenza della casa? «Per determinare l’importo deducibile ciascuno dovrà fare riferimento alla quota di rendita della pertinenza pari alla percentuale di possesso», risponde l’Agenzia. Quindi, il relativo sconto fiscale andrà parametrato alla quota di proprietà.

Sul fronte dell’acquisto di immobili, lo Sblocca Italia ha istituito la possibilità di dedurre il 20% delle spesa sostenute per una casa nuova, entro 300mila euro. Il tetto massimo vale anche nel caso di acquisto di più abitazioni. Nessuno spazio, allora, per i furbi che cercano di moltiplicare il bonus. Infine l’Agenzia parla di condomini e di detrazioni fiscali per gli interventi su parti comuni. Le Entrate cambiano orientamento: per tutti gli interventi di recupero edilizio e risparmio energetico sarà possibile usufruire delle detrazioni anche senza avere richiesto il codice fiscale condominiale. I bonifici di pagamento, però, dovranno essere quelli speciali, dedicati alle detrazioni.