Mercoledì 17 Luglio 2024
ANTONIO TROISE
Economia

Delega fiscale, oggi si decide: tredicesime più pesanti e le aliquote Irpef diventano tre, estesa la cedolare secca

I premi di produttività potrebbero essere tassati al 15%. Verranno riviste anche le imposte sulle automobili, potrebbe essere cancellato il superbollo

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti

Missione compiuta. La delega fiscale ha rispettato il cronoprogramma deciso dal governo: ieri c’è stato il via libera in Commissione Finanze e oggi il testo approderà in aula, alla Camera, per la terza lettura e, quindi, il varo definitivo. Unico brivido, quando è passato un odine del giorno di Frantoianni che impegnava il governo su una "patrimoniale". Uno scivolone che ha costretto Palazzo Chigi a una immediata smentita. L’obiettivo, a questo punto, resta quello di approvare i decreti attuativi entro l’autunno per rendere operativi i primi moduli della riforma a partire dal 2024. Ma ecco, capitolo per capitolo, le novità più significative inserite nella legge.

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Irpef

Passano da 4 a 3 le aliquote per l’Irpef. Due le ipotesi sulle quali dovrà decidere il governo sulla base delle disponibilità finanziarie: Aliquota al 23%, fino a 15.000 euro, al 27% tra 15.000 e 50.000 euro e 43% oltre i 50.000). O, in alternativa, imposta al 23% fino a 28mila euro, al 33% fra 28 e 55mila euro e 43% oltre i 50mila. L’obiettivo della legislatura resta quello della flat tax al 15% su tutti i redditi.

La cedolare secca

La cedolare secca potrà essere estesa ai locali e a tutti gli immobili diversi da quelli ad uso abitativo. Per i redditi da lavoro dipendente sarà prevista una semplificazione per i fringe benefit esclusi dal calcolo del reddito.

Ires e Irap

Nel testo approvato ieri è confermato l’addio all’Irap, sia pure graduale. Ma con due condizioni: non ci saranno aggravi per le imprese anche se le regioni manterranno l’attuale gettito. Si partirà con le società di persone e le associazioni senza personalità giuridica per l’esercizio in forma associata di arti e professioni. Prevista anche una mini-Ires per le imprese che assumono o che effettuano investimenti qualificati.

Superbollo

Per ora, nella legge delega, si parla solo di una revisione complessiva delle tasse automobilistiche. Solo all’interno di questo processo il governo potrebbe decidere di cancellare il cosiddetto superbollo per i veivolo oltre i 185 Kw. Un’operazione che dovrebbe avvenire a saldo zero per la finanza pubblica.

Condoni e pignoramenti

Ogni Comune potrà decidere autonomamente le modalità e i criteri delle cosiddette "rottamazioni". Potranno anche introdurre tributi nuovi e, in ogni caso, la delega prevede ampi margini di manovra nell’attuazione del cosiddetto federalismo fiscale. Sia le multe che le imposte locali potranno essere pagate con Rid o Carta di credito. Stop anche all’automatismo sul pignoramento delle cifre sui conti correnti da parte degli agenti della riscossione. Inoltre l’Imu sarà calcolata direttamente dagli enti locali e la cifra comunicata al cittadino.

Bollino blu

La riforma punta a rivedere i rapporti tra lo Stato e chi ha pendenze col Fisco, nell’ottica di ridurre le ostilità ma con rassicurazioni sulla lotta all’evasione. Ci saranno, così, più premi per i contribuenti virtuosi, meno verifiche per chi collabora con lo stop a una serie di sanzioni per le aziende. In particolare saranno escluse dalle sanzioni le aziende che comunicano in anticipo e in maniera esauriente i possibili rischi fiscali certificati da professionisti accreditati.

Tredicesime più pesanti

Nella delega è prevista anche la possibilità di ridurre le imposte che gravano sulla tredicesima e i premi di produttività. Si era parlato di un’aliquota al 15%. Ma per avere la certezza bisogna attendere i decreti attuativi.

Acconto Irpef a rate

Potrà essere pagato a rate mensili l’acconto delle imposte previsto a novembre per le partite Iva. L’obiettivo è quello di distribuire meglio il carico fiscale a carico dei contribuenti.