Venerdì 22 Novembre 2024
CLAUDIA MARIN
Economia

Fisco, maxi-deduzione per le assunzioni fisse: ecco le categorie di lavoratori a cui è rivolta

Il decreto di riforma di Irpef e detrazioni prevede incentivi per assumere giovani, donne e lavoratori in condizioni di disabilità o disagio. Tutte le novità

Roma, 16 ottobre 2023 – Il decreto legislativo di riforma di Irpef e detrazioni prevede anche incentivi e agevolazioni per le assunzioni di giovani, donne, lavoratori in specifiche condizioni di disabilità o disagio. Vediamo, nello specifico, le novità in arrivo. Al fine di incentivare le imprese ad investire in nuova forza lavoro, viene introdotta, per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, per i titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni, una maggiorazione del 20% della deduzione relativa al costo del lavoro incrementale derivante da assunzioni di dipendenti a tempo indeterminato. In particolare, è agevolabile l’incremento occupazionale rispetto all’anno antecedente quello di applicazione del nuovo regime (2023).

Il ministro del Lavoro Calderone
Il ministro del Lavoro Calderone

Non basta. Per favorire l’assunzione di particolari categorie di soggetti, il costo riferibile a ciascun nuovo assunto è moltiplicato per un coefficiente di maggiorazione laddove questo rientri in una delle categorie di lavoratori meritevoli di maggiore tutela. Tale coefficiente è stato assunto nelle stime nella misura massima prevista, pari al 10% del costo del lavoro complessivo riferibile a dette categorie.

Categorie di lavoratori meritevoli di maggiore tutela - lavoratori molto svantaggiati - persone con disabilità, gli ex degenti di ospedali psichiatrici, anche giudiziari, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, le persone detenute o internate negli istituti penitenziari, i condannati e gli internati ammessi alle misure alternative alla detenzione e al lavoro all'esterno - donne di qualsiasi età con almeno due figli di età minore di diciotto anni o prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell'ambito dei fondi strutturali dell'Unione europea - giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile - lavoratori con sede di lavoro situata in regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75 per cento della media EU27 o comunque compreso tra il 75 per cento e il 90 per cento, e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale; - già beneficiari del reddito di cittadinanza.

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