Roma, 16 ottobre 2023 – Il decreto legislativo di riforma di Irpef e detrazioni prevede anche incentivi e agevolazioni per le assunzioni di giovani, donne, lavoratori in specifiche condizioni di disabilità o disagio. Vediamo, nello specifico, le novità in arrivo. Al fine di incentivare le imprese ad investire in nuova forza lavoro, viene introdotta, per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, per i titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni, una maggiorazione del 20% della deduzione relativa al costo del lavoro incrementale derivante da assunzioni di dipendenti a tempo indeterminato. In particolare, è agevolabile l’incremento occupazionale rispetto all’anno antecedente quello di applicazione del nuovo regime (2023).
Non basta. Per favorire l’assunzione di particolari categorie di soggetti, il costo riferibile a ciascun nuovo assunto è moltiplicato per un coefficiente di maggiorazione laddove questo rientri in una delle categorie di lavoratori meritevoli di maggiore tutela. Tale coefficiente è stato assunto nelle stime nella misura massima prevista, pari al 10% del costo del lavoro complessivo riferibile a dette categorie.
Categorie di lavoratori meritevoli di maggiore tutela - lavoratori molto svantaggiati - persone con disabilità, gli ex degenti di ospedali psichiatrici, anche giudiziari, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, le persone detenute o internate negli istituti penitenziari, i condannati e gli internati ammessi alle misure alternative alla detenzione e al lavoro all'esterno - donne di qualsiasi età con almeno due figli di età minore di diciotto anni o prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell'ambito dei fondi strutturali dell'Unione europea - giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile - lavoratori con sede di lavoro situata in regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75 per cento della media EU27 o comunque compreso tra il 75 per cento e il 90 per cento, e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale; - già beneficiari del reddito di cittadinanza.
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