Il 31 marzo 2023 scadono gli interventi messi in campo dal governo Draghi e poi prorogati dall'esecutivo guidato da Giorgia Meloni per contrastare il caro bollette, ovvero l'azzeramento degli oneri generali di sistema e l'abbattimento dell'Iva dal 10 al 5% sul gas.
Aumenti delle bollette in vista
Provvedimenti senza i quali, stima Federconsumatori, porteranno le bollette ad aumentare di nuovo, con un aggravio di spesa di quasi 350 euro l'anno per le famiglie. Secondo le associazioni dei consumatori, la bolletta del gas potrebbe salire del 58% e del 27% quella per la luce. Il ministro Giancarlo Giorgetti ha però annunciato che martedì 28 marzo approderà in consiglio dei ministri il decreto Bollette, con nuovi aiuti a famiglie e imprese. Se infatti il prezzo dell'energia sta scendendo, resta a livelli alti e lo stesso l'inflazione, anche se sta frenando.
Le misure allo studio
Nel decreto Bollette, oltre alla eventuale proroga degli interventi già messi in campo da fine 2021, in particolare quelli relativi all'azzeramento delgi oneri di sistema e al taglio dell'Iva, si dovrebbero affiancare nuovi sostegni. Potrebbe essere rinnovato il bonus sociale con le attuali soglie Isee di 15mila euro, con durata almeno fino a giugno 2023.
Per le imprese
Per le imprese potrebbe essere previsto un credito di imposta del 45% modulato sul prezzo del gas. Cioè se il metano costa più di 70 euro al megawattora - questa la soglia ipotizzata - ci sarà un aumento progressivo dello sconto, mentre al di sotto non sarà previsto.
Bonus famiglie
Tra le misure allo studio anche un bonus famiglie per chi consuma meno energia. Su questo però si attende il parere di Arera, che dovrà esprimersi sulla fattibilità del provvedimento, e per questo potrebbe slittare al trimestre successivo. Per quanto riguarda gli oneri generali di sistema, potrebbe essere confermato l'azzeramento o prevista una riduzione. Si profila anche la conferma dell'Iva al 5% sul gas.