Mercoledì 17 Luglio 2024
CLAUDIA MARIN
Economia

Guida al decreto Asset: le novità dai taxi agli aerei

Il ministro Urso: “Con queste misure copriamo le aree che hanno bisogno di un servizio taxi più efficiente ed adeguato”

Roma, 5 ottobre 2023 – E’ legge il decreto Asset. E, dunque, la stretta sul caro voli, anche con le ultime modifiche, può diventare operativa. Ma, soprattutto, può partire l’operazione di ampliamento delle licenze e degli strumenti per la carenza cronica di taxi nelle grandi città. “Grazie al Parlamento, compresa urgenza su taxi e caro voli”, avvisa il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Che spiega: “Abbiamo rafforzato le misure per avere più licenze taxi, aumentando la platea dei Comuni destinatari, coprendo così tutte le aree che hanno bisogno di un servizio più efficiente ed adeguato. Ora al lavoro senza perdere un giorno in più. Ho appena scritto agli oltre 60 sindaci che potranno da subito realizzare concorsi straordinari per le nuove licenze taxi, senza alcun vincolo, in 15 giorni. 1.500 licenze in più a Roma, oltre 1.000 a Milano. Per i titolari di licenza sarà finalmente possibile accedere, da subito, allo strumento della seconda guida, oltre a una seconda licenza temporanea per due anni in occasione di grandi eventi, dal Giubileo 2025 alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, con vetture più efficienti ed ecologiche”. Ma deviamo in sintesi i principali punti del provvedimento.

Una protesta dei tassisti (Ansa)
Una protesta dei tassisti (Ansa)

Più taxi in tempi rapidi

Con le norme sui taxi approvate nel Decreto Asset, ulteriormente rafforzato su iniziativa del governo durante l’esame parlamentare, si creano condizioni favorevoli per il rilascio di nuove licenze da parte dei Comuni, necessarie soprattutto nelle aree metropolitane e nelle città sedi di aeroporti. Novità anche sul fronte incentivi, che sono raddoppiati per favorire l’acquisto di veicoli a basso livello di emissioni destinati a servizio taxi e all’esercizio di noleggio con conducente. La nuova normativa in materia di Taxi affronta l’annoso problema legato allo strutturale incremento della domanda e alla scarsità delle vetture nei comuni capoluogo di regione, sede di città metropolitana o di aeroporto, che potranno finalmente aumentare le licenze, fino al 20% di quelle già rilasciate, attraverso un concorso straordinario e procedure molto più snelle. Questa importante e significativa facoltà è stata ampliata nel corso del confronto parlamentare ad oltre 60 comuni italiani, una platea che di fatto comprende tutte le amministrazioni in cui si è verificata la necessità di aumentare le licenze dei taxi. I Comuni non avranno necessità di chiedere ulteriori pareri per indire i concorsi, salvo la congruità del prezzo alla Autorità dei trasporti con il principio del silenzio assenso, in un massimo di 15 giorni.

I Comuni potranno rilasciare licenze aggiuntive a chi è già titolare di licenza taxi o noleggio con conducente nei casi di aumento straordinario della richiesta, legato a grandi eventi o flussi turistici superiori alla media stagionale, come ad esempio il Giubileo 2025 a Roma, le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Tali licenze hanno carattere temporaneo o stagionale e possono essere prorogate fino due anni. Sono semplificate le procedure per il rilascio della doppia guida, per le quali sarà sufficiente una comunicazione. I beneficiari, anche a titolo oneroso, possono affidarle a terzi, che siano però in possesso di certificato di abilitazione professionale e iscrizione al ruolo di conducenti di veicoli o natanti adibiti ad autoservizi pubblici non di linea. Chiarita anche la natura del rapporto di lavoro di carattere autonomo, fattore che in passato ne aveva limitata l’applicazione. La sostituzione alla guida può avvenire autonomamente nell’ambito orario del turno integrativo o nell’orario del turno assegnato.

Caro voli nel mirino

Il decreto assegna all’Autorità Garante della concorrenza e del mercato (AGCM) ampi poteri istruttori e sanzionatori in materia di trasporto aereo. In presenza di condotte restrittive della concorrenza o abuso di posizione dominante da parte delle compagnie aeree, attuate con tecniche algoritmiche e con particolare riferimento alle rotte insulari soprattutto nei periodi di picco della domanda o di emergenza nazionale, l’AGCM può avviare accertamenti a tutela del libero mercato e del consumatore, utilizzando come indicatore anche il semplice aumento delle tariffe del 200% già individuato come limite nel testo originario. Il decreto vieta anche la profilazione degli utenti o la loro discriminazione sulla base del dispositivo adoperato per effettuare la prenotazione.

Un’altra novità che rafforza la misura riguarda l’obbligo per i gestori aeroportuali di pubblicare i sussidi ricevuti dalle compagnie aeree, al fine di garantire maggiore trasparenza e quindi maggiore tutela per i consumatori. Per far fronte all’ampliamento dei compiti, l’organico dell’AGCM viene potenziato.

Vengono fissate dalle amministrazioni competenti le tariffe massime praticabili dai vettori destinatari di oneri di servizio pubblico qualora ci sia il rischio di un sensibile rialzo dei biglietti aerei. Il livello massimo tariffario dovrà essere indicato nel bando di gara, quale requisito oggettivo dell’offerta. "La recente decisione del Parlamento Europeo sul sovrapprezzo del bagaglio a mano e l'istruttoria dell'Autorità garante per la concorrenza al mercato nei confronti delle pratiche distorsive di Ryanair ci rassicurano che siamo sulla strada giusta – insiste Urso - a tutela dei cittadini e di un mercato finalmente trasparente e davvero competitivo, in cui anche le altre compagnie aeree possono incrementare le tratte e i voli nel nostro Paese, come è nei piani di sviluppo che ci hanno illustrato”.