Martedì 16 Luglio 2024
FABIO LOMBARDI
Economia

Il Decreto Anticipi è legge. Dall’aumento delle pensioni e degli stipendi pubblici, all’Irpef: ecco cosa prevede

La Camera ha dato il via libera alle misure che anticipano al 2023 alcune spese previste per il 2024 quando tornerà ad essere applicato il Patto di Stabilità

Roma, 14 dicembre 2023 – Dall’anticipo del conguaglio delle pensioni a quello della vacanza contrattuale per il pubblico impiego, dal rinvio della seconda rata dell’Irpef alla proroga dello smart working. Il decreto anticipi è legge.

La Camera ha tramutato in legge il dl anticipi
La Camera ha tramutato in legge il dl anticipi

L’ok della Camare al dl Anticipi

Con 164 sì e 115 no l'aula della Camera ha approvato in via definitiva il cosiddetto Dl Anticipi, contenente misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.

Il decreto, che oggi la Camera ha convertito in legge, anticipa al 2023 alcuni interventi di spesa per alleggerire il bilancio dello Stato del 2024, anno in cui torna ad essere applicato il Patto di Stabilità, nella versione che emergerà dal confronto nelle sedi europee.

Le pensioni

Via libera, quindi, all'anticipo nell'anno in corso del conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni (così sono aumentate a dicembre col dl anticipi) con un onere nel 2023 di 2 miliardi di euro.

Gli stipendi pubblici

Nel decreto anche l'anticipo a dicembre 2023 dell'incremento, a valere sul 2024, dell'indennità di vacanza contrattuale per il personale della pubblica amministrazione con contratto a tempo indeterminato (salvo l'effettuazione di eventuali successivi conguagli) con un onere, anche in questo caso, i 2 miliardi di euro.

Seconda rata dell’Irpef

Nel decreto è stato anche disposto, per il solo 2023, il rinvio della seconda rata dell'irpef per i titolari di partita iva con ricavi o compensi fino a 170.000 euro. Il pagamento deve essere effettuato entro il 16 gennaio dell`anno successivo senza interessi, oppure può essere dilazionato fino a 5 rate mensili, da gennaio a maggio, con scadenza il giorno 16 di ciascun mese, con applicazione degli interessi a partire dalla seconda rata.

Proroga dello smart working

Nel passaggio parlamentare sono state approvate alcune norme, tra cui la proroga al 31 marzo 2024 dello smart working nel settore privato per i genitori con figli fino a 14 anni e la disposizione che, modificando il calcolo della soglia per i fringe benefit, risolve il problema dei mutui agevolati concessi ai dipendenti delle banche.

Iva sulla chirurgia estetica

Approvata anche la norma che esenta dall'iva gli interventi chirurgia estetica con finalità terapeutiche. Via libera alla riapertura dei termini per il versamento delle rate scadute della rottamazione quater. Quelle con scadenza 31 ottobre 2023 e 30 novembre 2023 possono essere effettuate entro il 18 dicembre 2023. Approvata anche la riforma del Fondo di garanzia per le pmi che vale per il 2024. Tra le novità anche la possibilità agli enti del Terzo settore di accedere alla garanzia del Fondo.

Ma perché la necessità di anticipare gli aumenti?

L’uomo della strada si chiede: “ma perché il governo dovrebbe anticipare dei pagamenti? In genere questi, se si può, vengono posticipati”. La risposta sta nel Patto di Stabilità. Nel 2024 tornerà in vigore la norma europea che prevede un tetto alla spesa pubblica in modo da condurre il rapporto debito Pil sotto il 3% (sulla percentuale e sui tempi per attuarla è in corso una discussione in Europa). Ebbene, anticipare delle spese e metterle a bilancio 2023 (senza Patto di Stabilità) permetterà di avere più margini per altre spese nel 2024.