Record del debito pubblico italiano a febbraio 2023. È aumentato di 21,6 miliardi di euro rispetto al mese precedente, toccando quota 2.772 miliardi. Nella nota "Finanza pubblica, fabbisogno e debito", Bankitalia spiega che il fabbisogno è in aumento (12,9 miliardi), anche a causa delle minori entrate (-3%) e dei costi di rifinanziamento sempre più alti, con l’Italia che paga rendimenti intorno al 4% dovuti ai rialzi dei tassi decisi dalla Bce. Per le associazioni dei consumatori la situazione diventa allarmante: il nuovo record si traduce in "un indebitamento da infarto, pari a 46.960 euro" per ogni cittadino, e "a famiglia diventa addirittura 105.778 euro", spiega Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Si ricorda che il governo di Giorgia Meloni prevede di aumentare il debito di circa 8 miliardi di euro quest’anno e il prossimo per finanziare misure di sostegno incentrate sul taglio del cuneo fiscale a favore dei lavoratori dipendenti. Nel Documento di economia e finanza via XX Settembre ha confermato gli obiettivi di deficit al 4,5% del Pil quest’anno e al 3,7% nel 2024. Il governo, nel Def, assicura che il rapporto debitoPil continuerà a calare progressivamente nei prossimi anni. Il disavanzo dell’Italia dovrebbe essere al 4,4% nel 2023 e al 3,5% l’anno prossimo, il che implica un margine di bilancio a target invariati di 3,4 miliardi di euro quest’anno e di 4,5 miliardi nel 2024. Dopo il 3,7% del 2024, il rapporto deficitPil dovrebbe rientrare entro il limite del 3% fissato dall’Ue nel 2025, per poi scendere al 2,5% l’anno successivo.
Elena Comelli