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Vincenzo De Bustis (ImagoE)
Roma, 17 dicembre 2019 - "Troppi prestiti irregolari alla base della crisi. Ma la Popolare di Bari si può salvare". L’ottimismo a Vincenzo De Bustis non ha mai fatto difetto. E negli oltre quarant’anni di carriera nel mondo degli istituti di credito e della finanza questo ingegnere romano di 69 anni, di ottimismo ne ha sparso in gran quantità.
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L’inizio fu col botto con Banca 121. Da una parte Sharon Stone, dall’altra George Clooney. E lui, che al fascino femminile non ha mai rinunciato, non ebbe dubbi. Scelse lei, Sharon. Come dargli torto? Quelle gambe accavallate durante l’interrogatorio in Basic Instinct, per molti sono, ancora oggi, un sogno segreto. Figuriamoci per migliaia di potenziali clienti da catturare. Inutile dire che quella campagna pubblicitaria ebbe un grande successo, tanto da contribuire al grande salto di Vincenzo De Bustis dentro i santuari delle banche nazionali e internazionali. Anche se, per molti risparmiatori, quei prodotti dai nomi hollywoodiani (My Way e 4You) più che vertigini da accavallamento provocarono mal di testa da rendimento. Le aule di giustizia di tutta Italia furono sommerse di cause intentate dai consumatori.
"Ma per oltre 200 volte i tribunali civili non hanno sentenziato condanne — puntualizza ora De Bustis — e, anzi, hanno confermato la trasparenza dei contratti". Eppure i legali di banca Monte dei Paschi (dove De Bustis arrivò a fine anni Novanta quando l’istituto senese rilevò la salentina Banca 121) hanno consumato chilometri, in su e in giù per il Bel Paese, per non far sommergere l’istituto di Rocca Salimbeni dai ricorsi dei clienti. Per questo, ancora oggi, quando qualcuno fa il nome di Vincenzo De Bustis, sulla pietra serena della città del Palio sono in molti ad arcuare il sopracciglio. Alla maniera di Massimo D’Alema che De Bustis conosce molto bene.
Un’amicizia nata a metà degli anni Novanta, quando D’Alema si candida alle elezioni politiche nel collegio di Gallipoli. La Banca del Salento era allora il nuovo punto di riferimento per l’industria pugliese, scottata dal crac della cassa di Risparmio della Puglia e da Tangentopoli. E De Bustis ne ricava visibilità, stima e l’amicizia del presidente Ds che in quegli anni sta aiutando la ‘finanza rossa’ a sbarcare in Puglia con le Cooperative dell’Emilia.
De Bustis insegna anche all’università di Lecce, quella che darà una laurea ad honorem a Roberto Colaninno nell’anno della scalata a Telecom. I capitani coraggiosi , come li definì proprio D’Alema. E a Siena De Bustis doveva spiccare il volo, ma battè ai canapi delle correnti Ds finendo fuori da Rocca Salimbeni. Per lui arrivarono nuove sfide: prima diventa country manager di Deutsche Bank Italia, poi nel 2009 fonda la Bridge Capitals a Londra, ma tre anni e molte perdite dopo, rientra in Italia per assumere la direzione generale della Popolare di Bari. Vi rimarrà fino al 2014 per rientrarvi alla fine del 2018 invocato come salvatore. Ma non ce la fa. Bankitalia, dove comunque vantava buone entrature, venerdì in un faccia a faccia drammatico lo ha commissariato.