
Bruxelles, 1 aprile 2025 – Domani, 2 aprile, entreranno in vigore i dazi reciproci annunciati da Trump. In sostanza verranno introdotte tariffe sulle importazioni da Paesi che le applicano sui prodotti Usa. Ma non è ancora ben chiaro in che misura e su che prodotti e, soprattutto, se il presidente degli Stati Uniti effettuerà una delle tante giravolte a cui sta abituando il Mondo. Lo sapremo domani, quando alle 22 italiane il tycoon svelerà le sue mosse in un discorso pubblico. "Il 2 aprile salirà alle cronache come uno dei giorni più importanti della storia americana – anticipa la portavoce della Casa Bianca Leavitt –. Il presidente affronterà decenni di pratiche commerciali sleali con le quali il nostro Paese è stato derubato". I dazi saranno "effettivi immediatamente", ha voluto precisare Leavitt. I dazi del 25% su tutte le auto importate negli States dovrebbero scattare invece il 3 aprile.

Intanto l’Europa si prepara mentre i mercati da giorni vanno su e giù e l’oro raggiunge nuove quotazioni record di 3.177 dollari l’oncia. “Questo scontro non è nell'interesse di nessuno”: quella tra l'Ue e gli Usa “è la relazione commerciale più grande e prospera al mondo e staremmo tutti meglio se potessimo trovare una soluzione costruttiva. Allo stesso tempo, deve anche essere chiaro: l'Europa non ha iniziato questo scontro. Non vogliamo necessariamente vendicarci, ma abbiamo un piano forte per vendicarci se necessario”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, alla plenaria del Parlamento europeo, citando “contromisure molto decise, se necessario”.
"La nostra risposta immediata” agli Stati Uniti “è unità e determinazione: sono già stata in contatto con i nostri capi di Stato e di governo sui prossimi passi. Valuteremo attentamente gli annunci di domani per calibrare la nostra risposta. Il nostro obiettivo è una soluzione negoziata. Ma naturalmente, se necessario, proteggeremo i nostri interessi, la nostra gente e le nostre aziende”, ha precisato la von der Leyen.
"La nostra strategia si basa su tre pilastri. Primo, siamo aperti ai negoziati. Andiamo verso questi negoziati da una posizione di forza. L'Europa ha molte carte in mano. Dal commercio alla tecnologia alle dimensioni del nostro mercato. Ma questa forza si basa anche sulla nostra prontezza ad adottare contromisure ferme. Tutti gli strumenti sono sul tavolo”, ha evidenziato von der Leyen, citando poi l'intenzione di continuare a “diversificare il nostro commercio con altri partner” e “raddoppiare gli sforzi sul nostro mercato unico” per “abbattere le barriere che restano”.