Mercoledì 26 Febbraio 2025
FRANCA FERRI
Economia

Dazi Usa al 25% anche per la Ue. Confindustria: "È l’ora più buia"

Trump conferma e accusa l’Europa: "È nata per truffarci". Bruxelles: "Reagiremo con fermezza". L’allarme di Orsini: attacco alle nostre imprese, l’Ue cambi marcia. Il centrosinistra a Meloni: prenda posizione.

Trump conferma e accusa l’Europa: "È nata per truffarci". Bruxelles: "Reagiremo con fermezza". L’allarme di Orsini: attacco alle nostre imprese, l’Ue cambi marcia. Il centrosinistra a Meloni: prenda posizione.

Trump conferma e accusa l’Europa: "È nata per truffarci". Bruxelles: "Reagiremo con fermezza". L’allarme di Orsini: attacco alle nostre imprese, l’Ue cambi marcia. Il centrosinistra a Meloni: prenda posizione.

"È un’ora buia": così il presidente di Confindustria Emanuele Orsini commenta a caldo la notizia sui dazi che viene da oltreoceano: saranno del 25% anche per i prodotti europei. È stato il presidente americano Donald Trump a confermarlo ieri: "Noi abbiamo preso la decisione e l’annunceremo prossimamente", ha detto Trump: i dazi sui prodotti europei saranno "del 25%". Il tycoon ha poi sferrato un attacco durissimo contro l’atteggiamento dell’Ue, che "non accetta le nostre auto o i nostri prodotti agricoli, si approfitta di noi. Io amo i Paesi della Ue, ma siamo onesti: l’Unione Europea è nata per fregare gli Stati Uniti e sta facendo un buon lavoro, ma ora sono io presidente". Poi la conferma: le tariffe per i prodotti in arrivo dall’Europa negli States saranno come quelle sui prodotti canadesi e messicani, che dovrebbero scattare il 2 aprile.

Una prospettiva catastrofica per il nostro export, e non solo. La reazione di Confindustria non si è fatta attendere: "È un cambio di paradigma, inaspettato e incredibile quello che arriva dagli Stati Uniti – commenta il presidente di Confindustria Orsini – . La minaccia non è quella di un impatto solo sulle dinamiche commerciali. La verità è ben più drammatica: qui si rischia la tenuta economica e sociale di molti stati dell’Unione e dell’Unione stessa. Quello che arriva dalla leadership americana è un attacco alle imprese e al lavoro europei. Il vero obiettivo è la deindustrializzazione del nostro continente, e quindi dei suoi livelli occupazionali".

Orsini mette in luce che non si parla solo di economia: "A rischio – prosegue Orsini – sono i valori fondanti delle democrazie occidentali cui ci vantiamo di appartenere: il patto sociale tra impresa e lavoro. Dobbiamo pensare seriamente a misure straordinarie per un momento straordinario". Bisogna quindi correre ai ripari, e in fretta: "L’Europa deve cambiare marcia: il tempo è finito – prosegue il numero uno di viale dell’Astronomia – i provvedimenti che sono stati annunciati oggi (ieri, ndr) a Bruxelles non bastano". La ricetta di Orsini è chiara: "Voglio citare tre linee di azione nette: sburocratizzazione, meno norme: il Clean Industrial Deal deve essere un patto per la crescita, non per la decrescita. Stop a multe e a dazi autoimposti sulla manifattura europea. E serve un piano industriale per la crescita economica e sociale europea".

Durissima anche la risposta a Trump della Ue: "Reagiremo fermamente e immediatamente ai dati al 25% annunciati sui prodotti europei – ha dichiarato in serata un portavoce della Commissione Europea – L’Unione Europea è il più grande mercato di libero scambio del mondo. Ed è stata una manna dal cielo per gli Stati Uniti". La Ue "reagirà contro le barriere ingiustificate al commercio libero ed equo, e proteggerà sempre le aziende, i lavoratori e i consumatori europei dai dazi ingiustificati".

Dell’impatto disastroso dei dazi aveva parlato il ministro Giancarlo Giorgetti, nel suo intervento alla sessione del G20 Finanze a Città del Capo, in Sudafrica, dedicata al rafforzamento della cooperazione per la crescita macroeconomica: "Il protezionismo, le barriere al commercio e l’incertezza politica minacciano la crescita e le catene del valore globali, aumentando i costi di produzione e l’inflazione e indebolendo la resilienza economica".

E le opposizioni chiamano subito in causa Meloni: "È una guerra commerciale che pagheranno imprese e lavoratori italiani – dice la segretaria del Pd, Elly Schein –. È finito per Giorgia Meloni il tempo dei tentennamento, deve scegliere che parte stare". Giuseppe Conte, leader del M5S, su X rincara la dose: "Anche oggi cercasi patrioti. Spariti dai radar. Trump annuncia dazi del 25% contro l’Europa e Meloni perde le parole. Meloni ci sei?".