Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

I dazi Usa affondano le Borse, Ue esentata per ora

Nikkei a -4,5% e piazze europee in rosso dopo il lancio delle sanzioni alla Cina. Pechino: "Non temiamo guerra commerciale". Ue: "Speriamo in esenzione permanente" COMMENTO Un no al Dragone egemone - di C. DE CARLO Trump, dazi alla Cina per 60 miliardi. Tratta con l'Europa

Donald Trump (Ansa)

Donald Trump (Ansa)

Washington, 23 marzo 2018 - I dazi Usa su acciaio e alluminio, più le nuove misure decise da Donald Trump per colpire l'import dalla Cina fino a 60 miliardi di dollari, affondano le Borse mondiali per i timori di una guerra commerciale su vasta scala. Anche Wall Street accusa il colpo e dopo il tonfo di a -3%, oggi la Borsa Usa registra un secondo giorno negativo in chiusura: il Dow Jones perde l'1,78% a 23.532,27 punti; peggio il Nasdaq, che cede il 2,10% a 6992,67 punti, e l'indice S&P600 che scivola del 2,43% a 2588,20 punti.

Lo tsunami dazi si è abbattuto anche sui mercati asiatici con il tonfo di Tokyo che ha perso oltre il 4,5%, Shangai e Seul in calo di oltre il 3% e Hong Kong che ha chiuso a -2,45%. Poi la paura è arrivata anche nel Vecchio Continente e ha trascinato al ribasso anche i listini europei, con Parigi e Francoforte che hanno perso oltre l'1,5%. Giù anche Piazza Affari -0,49%, che archivia la settimana in calo

LA CINA AL CONTRATTACCO - Pechino "non ha paura di una guerra commerciale" e, in risposta alle sanzioni di Trump, minaccia di imporre dazi su 120 beni americani per un valore di 3 miliardi di dollari. Nella lista nera di Pechino rientrano prodotti dalla frutta fresca alla carne suina e al vino. Il governo cinese non ha ancora 'premuto il grilletto' e ha segnalato la propria disponibilità a negoziare un accordo, tuttavia in una nota pubblicata sul Global Times il ministero del Commercio ha chiarito che "non appena gli Stati Uniti emetteranno misure rilevanti, la Cina restituirà il colpo senza esitazione".

UE AL SICURO FINO A MAGGIO - Dopo la missione a Washington del commissario Ue per gli affari commerciali, Cecilia Malmstroem, nella notte la Casa Bianca ha annunciato che gli alleati dell'Unione europea saranno esentati dai dazi su acciaio e alluminio fino al 10 maggio. Questa mattina, alla conclusione del vertice di due giorni a Bruxelles, il Consiglio europeo ha rilasciato una dichiarazione conclusiva in cui: "deplora la decisione degli Stati Uniti di imporre dazi all'importazione di acciaio e alluminio" e chiede a Washington di rendere "permanenti" le esenzioni per l'Unione europea. L'imposizione di dazi, dicono i 28, "non possono essere giustificate sulla base della sicurezza nazionale, e la protezione a livello di settore negli Stati Uniti è un rimedio inappropriato per i problemi reali di sovraccapacità, su cui l'UE ha già offerto agli Stati Uniti la sua piena cooperazione in molteplici forum". Il Consiglio europeo ha poi fatto sapere che "si riserva il diritto" di "rispondere alle misure statunitensi in modo appropriato e proporzionato". La speranza di un'esenzione permanente è stata espressa da molti leader del vecchio continente, tra i quali il premier britannico Theresa May e il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.