Davos, 26 gennaio 2018 - "Metterò sempre l'America al primo posto". Ma 'America First' non vuol dire "America sola" perché "quando gli Stati Uniti crescono, così cresce il mondo". Donald Trump arringa i grandi dell'economia del pianeta al Forum di Davos 2018. "Sono qui per rappresentare gli interessi degli americani e per offrire un'amicizia nel costruire un mondo migliore", esordisce il tycoon. E sono in pochi ad applaudirlo. Quando il fondatore del Forum di Davos Klaus Schwab gli passa la parola non c'è alcuno scroscio. Soltanto metà dell'affollata platea del Congress Centre lo saluta battendo le mani. Nei giorni scorsi i partecipanti al Forum si erano schierati contro i dazi di Trump e il protezionismo, con un attacco frontale da parte della cancelliera tedesca Angela Merkel.
Il discorso integrale di Trump a Davos 2018
LIBERO COMMERCIO - A Davos Trump parla di "integrità commerciale" da ripristinare, aprendo al libero commercio. Ma "solo insistendo su un commercio giusto e reciproco possiamo creare un sistema che funziona non solo per gli Usa ma per tutti i Paesi". Quindi il monito: "Non tollereremo più pratiche scorrette" negli scambi internazionali. Per Trump il futuro dell'America "non è stato mai così luminoso". Gli Stati Uniti "stanno vedendo di nuovo una forte crescita, in Borsa si sono creati 7.000 miliardi di dollari dalla mia elezione". Frecciata a Hillary Clinton: "Se avessero vinto i miei oppositori invece di un rialzo del 50% (in Borsa, ndr) avremmo avuto un ribasso vicino al 50%, posso dirlo essendo un businessman". E questo perché i Democratici avrebbero "imposto nuove norme in modo massiccio".
Il presidente Usa non si tira indietro sull'immigrazione, con un sistema "fermo al passato" negli Usa. "D'ora in poi chi entra verrà selezionato in base alla sua capacità di contribuire al benessere economico degli Stati Uniti", spiega Trump. Capitolo sicurezza: "Tutti devono contribuire con la loro giusta quota"
Davos contro i dazi di Trump. "Fermare il protezionismo"