Davos, 24 gennaio 2018 - "Il protezionismo non è la risposta" alle crisi che vive l'economia mondiale. A dirlo la cancelliera tedesca Angela Merkel al World Economic Forum di Davos. "Chiuderci, isolarci, non ci condurrà verso un futuro sereno", ha continuato la leader, le cui parole sono sembrate un chiaro riferimento all'amministrazione di Donald Trump. "Oggi, 100 anni dopo la catastrofe della Grande Guerra, dobbiamo chiederci se abbiamo davvero imparato la lezione della storia, e a me pare di no. L'unica risposta è la cooperazione e il multilateralismo", ha detto Frau Angela.
Davos contro i dazi di Trump. "Fermare il protezionismo"
Merkel ha successivamente indicato l'esempio della cooperazione con l'Africa e degli accordi con la Turchia sull'emergenza migranti per affermare un rifiuto delle politiche isolazioniste e dei "muri" avanzate dagli Stati Uniti sotto la guida dell'attuale presidente.
La cancelliera ha quindi rivolto lo aguardo al Vecchio Continente. "Abbiamo bisogno di un'Unione europea sempre più integrata", dall'unione bancaria alla difesa comune, ha dichiarato tornando a esprimere rammarico per il voto britannico a favore della Brexit. "Dispiace che i cittadini britannici abbiano deciso di lasciare l'Unione europea ma ciò ci ha incoraggiati a concentrarci sui grandi temi", ha detto evidenziando che l'elezione del presidente francese Emmanuel Macron "ha dato all'Unione nuovo impeto che ci rafforzerà".
Per Merkel, inoltre, l'Europa deve andare verso la creazione di un "mercato unico digitale". "Siamo sottoposti a una grande pressione, perché abbiamo le grandi società statunitensi che hanno accesso ai dati - ha detto la leader tedesca -. I dati sono le materie prime del 21° secolo e vanno condivisi per dare prosperità a tutti".