Mercoledì 7 Agosto 2024
BRUNO MIRANTE
Economia

Daria Perrotta, prima donna alla Ragioneria di Stato: "La miglior soluzione"

Critica l’opposizione: è iniziato lo spoils system. Ma Sensi (Pd) si smarca. L’ironia del ministro: brava anche se non arriva dalla Corte dei conti

Daria Perrotta, per 20 anni alla commissione Bilancio della Camera

Daria Perrotta, per 20 anni alla commissione Bilancio della Camera

Roma, 7 agosto 2024 – Per la prima volta una donna a capo della Ragioneria dello Stato. Il Consiglio dei Ministri, su indicazione di Giancarlo Giorgetti, ha designato Daria Perrotta, attualmente capo dell’ufficio legislativo dello stesso ministro dell’Economia. La nomina di Perrotta, giunta nella giornata di ieri, è soggetta all’approvazione della Corte dei Conti. Se confermata, prenderà il posto di Biagio Mazzotta, nominato a sua volta presidente di Fincantieri, cascato in piedi dopo le polemiche che lo hanno investito a seguito della sottovalutazione dei costi del Superbonus 110% e del Bonus facciate, lievitati dai 35 miliardi stimati all’inizio a 185 miliardi a consuntivo, che hanno messo in crisi il bilancio dello Stato.

Il ministro Giorgetti, sollecitato più volte dai giornalisti, ha sempre glissato sulle responsabilità di Mazzotta nella vicenda sottolineando che certamente il professionista non sia da considerare l’unico responsabile di un errore soprattutto politico. La scelta di Perrotta ha suscitato critiche, con il Partito Democratico che ha lamentato un possibile spoils system e richiesto una revisione dell’iter di nomina. Anche se il dem Filippo Sensi, in realtà ha promosso la scelta: "Conosco personalmente la sua competenza, solidità e conoscenza al laser del bilancio dello Stato. Viatico per un mandato equilibrato e responsabile, come si conviene in quel ruolo". Giorgetti difende la scelta con sarcasmo: "Se la ragioniera non arriva dalla Corte dei Conti o dalla Banca d’Italia ho compiuto un peccato mortale? – è infatti la sua la risposta –. Siccome è brava, lo dicono tutti, ho pensato di indicarla".

Segnali di apprezzamento sono giunti dagli alleati di governo di Fratelli d’Italia. "Mi congratulo con lei e con il Consiglio dei Ministri che ha deciso di affidarle un ruolo così prestigioso - ha commentato il sottosegretario agli Interni Wanda Ferro, di Fratelli d’Italia, sottolineando "competenze importanti e una preparazione che le consentirà di affrontare questo incarico con grande professionalità".

Nata nel 1977, Perrotta vanta due lauree, una in Scienze Politiche e una in Giurisprudenza, oltre a un master in Econometria applicata. La sua carriera inizia come documentarista alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, ruolo che ha ricoperto dal 2000 al 2020. Durante questo periodo ha collaborato con Giancarlo Giorgetti, che ha presieduto la commissione in diverse occasioni.

Perrotta ha inoltre lavorato come consigliere giuridico di Maria Elena Boschi nel governo Renzi, coordinatrice delle attività dell’Ufficio di Segreteria del Consiglio dei Ministri nel primo governo Conte, e consigliera per gli Affari Economici di Franceschini, ministro della Cultura. Successivamente, è stata capo di Gabinetto di Roberto Garofoli e ha ricoperto il ruolo di sostituta procuratrice generale alla Procura lombarda della Corte dei Conti. Oggi ricopre incarichi come presidente del Collegio dei Revisori dei Conti del Coni e presidente del Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo Repubblica Digitale.