Mercoledì 7 Agosto 2024
NICHOLAS MASETTI
Economia

Dai Big Tech 106 miliardi per l’IA. Ma i mercati rimangono scettici

Nell’ultimo venerdì nero titoli tecnologici in difficoltà. Warren Buffett volta le spalle ad Apple e dimezza la quota

Mark Zuckerberg, a capo di Meta, è tra gli investitori principali in materia IA

Mark Zuckerberg, a capo di Meta, è tra gli investitori principali in materia IA

Roma, 4 agosto 2024 – Le Big Tech di Wall Street hanno investito 106 miliardi in sei mesi nell’Intelligenza artificiale. Una cifra monstre che potrebbe raggiungere i 1.000 miliardi in soli cinque anni. Segno di quanto l’IA stia cambiando le logiche di mercato dei GAFAM, ovvero Google (Alphabet), Apple, Facebook (Meta), Amazon e Microsoft, con l’aggiunta di Netflix. Ma questi esborsi non sempre impattano sui profitti. Almeno per ora.

Infatti, il dato pesa anche sul nervosismo dei mercati, con l’apice raggiunto nel venerdì nero delle Borse, dove proprio Amazon ha registrato un -12%, con il picco negativo toccato da Intel, intorno al -30%. Anche Microsoft, Meta, Alphabet e in proporzione minore Apple – dove ieri Warren Buffett ha dimezzato la sua quota nell’ambito dell’ondata di vendite in cui si è lanciata Berkshire Hathaway che hanno fatto schizzare a livelli record la posizione di liquidità di Buffett a 276,9 miliardi – hanno registrato percentuali in rosso, nonostante i ricavi complessivi delle Big Tech, nel primo trimestre, abbiano raggiunto i 431,6 miliardi, in aumento dell’11,5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Positivi anche i trend di redditività e utile netto, addirittura su del 29% rispetto a un anno fa.

E allora perché queste difficoltà legate all’IA? Il tema dell’Intelligenza artificiale rimane centrale per tenere il passo allo sviluppo tecnologico e testa alle concorrenti. Secondo il Financial Times le spese e gli investimenti in materia tenderanno a salire sempre di più negli anni, nonostante il crescente scetticismo di Wall Street sui risultati. Le Big Tech solo nei primi sei mesi hanno infatti incrementato la spesa, complessivamente, del 50%, ed entro la fine dell’anno potrebbe raddoppiare. Ma Mark Zuckerberg, numero uno di Meta (che oltre a Facebook detiene anche Instagram e WhatsApp), qualche giorno fa aveva detto: "Preferisco costruire le infrastrutture prima che siano effettivamente necessarie, piuttosto che muovermi troppo tardi. Meta AI è in corsa per divenire la più usata assistente di intelligenza artificiale nel mondo entro la fine dell’anno". Segno di come gli imprenditori delle Big Tech credano nell’Intelligenza artificiale. Andando anche contro gli esperti. La società AllianceBernstein ha detto: "Gli investitori non hanno ancora ben chiaro quali siano i modelli di business e i vantaggi". Ma sfidando anche la Borsa. Il fondo Elliott Management ha parlato di "bolla di mercato dell’Intelligenza artificiale" per quanto riguarda Nvidia. Schizzata in positivo nei mesi scorsi nel mercato con i guadagni, è finita nel mirino del Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti che ha avviato un’indagine antitrust ma nel venerdì nero ha chiuso sotto del 7,33%. Sarà l’autunno caldo dell’Intelligenza artificiale?