
Sundar Pichai, ceo di Google
È la più grande acquisizione mai fatta da Google: Alphabeth (la casa madre del motore di ricerca) ha annunciato di aver siglato un accordo per acquisire Wiz, società di sicurezza informatica cloud, per "32 miliardi di dollari, soggetto ad aggiustamenti al closing, in un’operazione interamente in contanti".
Fondata nel 2020, Wiz beneficia del supporto di numerosi investitori della Silicon Valley. La startup, con sede a New York, offre un servizio di analisi dei dati per rilevare i rischi per la sicurezza. Secondo il suo sito web, annovera tra i clienti la metà delle 100 più grandi aziende degli Stati Uniti. Nel maggio 2024, Wiz ha annunciato un round di raccolta fondi da 1 miliardo di dollari, valutandolo 12 miliardi di dollari. E a luglio 2024 era fallita la prima offerta pubblica di acquisto da parte di Alphabet, che aveva messo sul piatto 23 miliardi di dollari. Questa volta Google non ha fallito e ha chiuso l’accordo a 32.
Wiz entrerà a far parte di Google Cloud con l’obiettivo di "accelerare due tendenze chiave nell’era dell’intelligenza artificiale: il potenziamento della sicurezza informatica e la crescita dell’approccio multicloud". La piattaforma è descritta come "semplice da utilizzare, in grado di connettersi a tutti i principali ambienti cloud e di sviluppo per prevenire incidenti informatici", già scelta da startup, grandi aziende, enti pubblici e governi.
L’integrazione tra Google Cloud e Wiz punta a "migliorare la progettazione, la gestione e l’automazione della sicurezza, supportare i team con strumenti automatizzati, ridurre i costi per i clienti e aumentare la protezione contro le minacce emergenti legate all’intelligenza artificiale". I prodotti Wiz "continueranno a essere compatibili con Amazon Web Services, Microsoft Azure e Oracle Cloud e saranno disponibili attraverso il Google Cloud Marketplace e una rete di partner". Fino a ieri la più grande acquisizione di Alphabet fino a oggi era stata quella del produttore di telefoni Motorola, per un valore di 12,5 miliardi di dollari, nel 2012.
Red. Eco.