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Edifici residenziali sviluppati da Evergrande a Yuanyang
Il colosso immobiliare cinese Evergrande ha avviato una procedura di fallimento negli Stati Uniti secondo la legge americana del ‘chapter 15’ uno dei capitoli normativi previsti per i percorsi di bancarotta.
Cos’è Evergrande
Evergrande è una delle più grandi e importanti aziende immobiliari cinesi. Fondata nel 1996 da Xu Jiayin, Evergrande è cresciuta rapidamente nel settore immobiliare cinese e ha giocato un ruolo significativo nello sviluppo di progetti residenziali e commerciali in tutto il paese. Nel 2021, un anno dopo lo scoppio della pandemia, Evergrande ha mostrato segni di fragilità finanziaria a causa dell’elevato debito e dell’impossibilità di riconoscere i dividendi promessi agli investitori, con frequenti ritardi nelle comunicazioni e nell’erogazione dei fondi.
Il “Chapter 15” e il sistema americano del fallimento
Evergrande ha presentato richiesta di fallimento secondo la procedura del ‘Chapter 15’. Il sistema fallimentare americano è composto da diverse tipogie di percorso, il ‘Chapter 15’ si basa sulla cooperazione internazionale e ha l’obiettivo di evitare conflitti tra tribunali di diverse giurisdizioni, in caso di procedimenti di insolvenza che coinvolgono soggetti attivi in più paesi. Il ‘Chapter 15’, come gli altri capitoli dello stesso ambito, prevede una protezione degli asset dai creditori secondo un percorso di gestione del debito. Come gli altri capitoli - che possono riguardare anche le persone fisiche - il ‘Chapter 15’ può fornire una sospensione temporanea di azioni legali e di esecuzione da parte dei creditori in attesa che venga instaurato un percorso sostenuto dal tribunale. Per questo motivo può risultare conveniente per un’azienda - o per una persona fisica - aderire a questo schema normativo, in modo da organizzare la gestione dei debiti secondo un unico percorso. Evergrande sta portando avanti un "piano di concordato" parallelo nelle Isole Cayman, e un procedimento di ristrutturazione in corso presso l'Alta Corte di Hong Kong. La società è infatti quotata alla Borsa di Hong Kong, dove ha ottenuto finanziamenti attraverso l'emissione di obbligazioni e altre forme di debito. Le Isole Cayman rappresentano invece la sede di incorporazione del gruppo. Molti dei 19 miliardi di dollari di obbligazioni estere di Evergrande sono regolati dalla legge statunitense. L’approvazione della ristrutturazione del debito eviterebbe alla società qualsiasi controversia contro il piano che potrebbe essere presentata in America.
Il futuro: la probabile protezione degli acquirenti immobiliari e degli inquilini
Tra i soggetti coinvolti dalla fragilità finanziaria di Evergrande ci sono investitori ma anche acquirenti degli immobili in costruzione della società, oltre che attuali inquilini degli oltre 565 millioni di metri quadri di immobili e terreni, suddivisi in 22 città della Cina. Il rischio di insolvenza potrebbe obbligare la società a cancellare o demolire interi progetti (come già avvenuto in passato) o a non avere disponibilità per sostenere spese di ristrutturazione o mantenimento.
Tuttavia, Evergrande potrebbe dare priorità alla protezione di acquirenti e inquilini, riversando il rischio sugli azionisti e investitori.
In questo caso si eviterebbe una crisi sociale (e politica) in Cina, integrando “solo” una crisi finanziaria e un danno reputazionale da sobbarcarsi - probabilmente - per un lungo periodo di tempo.
L’instabilità delle condizioni economiche e finanziarie globali, però, potrebbero “annacquare” il ricordo della crisi di Evergrande. Ma questo lo accerteranno il tempo, e i mercati.