Roma, 16 ottobre 2024 – Se ne parla tanto, a volte le si demonizza, ma nello specifico non tutti conoscono il mondo delle valute virtuali, dette anche criptovalute, esempio di applicazione al settore finanziario della tecnologia digitale, che ha nei bitcoin quella più nota.
Perché questo nome?
Il termine si compone di due parole: cripto e valuta. E' dunque una valuta protetta da un codice informatico, senza il quale non è possibile utilizzarla. La modalità di scambio è quella peer-to-peer, cioè fra due dispositivi in autonomia, senza la necessità di intermediari, per acquistare beni o servizi senza l'uso della moneta fisica tradizionale. Vi è poi da distinguere se si tratti o meno di moneta bidirezionale, cioè se sia consentito convertirla in valuta ufficiale e viceversa. Il bitcoin ad esempio ha questa caratteristica. Detto ciò, vi sono molte cose cui porre attenzione, prima di entrare in questo mondo così giovane e dinamico.
Una valuta non accettata da tutti
L'accettazione o meno di questa moneta è su base volontaria. Infatti, tranne in Paesi in cui si è voluta sperimentarla, come Uruguay e Venezuela, non si può considerare la criptovaluta una moneta dal corso legale. Questo comporta una serie di problemi per chi le utilizza. Intanto, non possono essere considerate monete con deposito di valore, avendo fluttuazioni importanti. Proprio la loro elevata volatilità, anche all'interno della stessa giornata, rende impossibile prezzare beni e servizi usando le criptovalute come unità di misura. Del resto, sarebbe un errore paragonare ad esempio i bitcoin all'oro o alle monete tradizionali, poiché non hanno appunto né funzione di bene rifugio, né sono una moneta con cui percepire inflazione o costi nel tempo, di medesimi beni e servizi. Tali monete sono nate con tutt'altro scopo, e dunque non siamo davanti a dei difetti ma a delle semplici e innovative caratteristiche.
Le caratteristiche delle monete virtuali
Le criptovalute hanno caratteristiche peculiari: un insieme di regole, dette protocollo, chiarisce il modo in cui si possono effettuare le transazioni, che restano poi conservate in un libro mastro, detto blockchain. Vi è poi una rete decentralizzata di partecipanti che conservano tutti i dati e che possono consultarli in ogni momento. Una volta emesse, le valute virtuali possono essere acquistate o vendute su una piattaforma di scambio, ad esempio le Exchange, utilizzando denaro a corso legale. Le piattaforme di scambio su cui si acquistano e vendono valute digitali non sono attualmente regolamentate, quindi non è prevista una tutela legale specifica in caso di contenzioso o fallimento. La conversione da moneta reale a moneta virtuale non è sempre possibile in entrambe le direzioni, ecco perché occorre fare attenzione quando si vuole acquistarle, leggendo tutte le caratteristiche della piattaforma e tutte le possibili operazioni.
I rischi correlati ai bitcoin
Le criptovalute attraggono molto i criminali, sia per la possibilità di riciclare denaro sporco, sia per la possibilità di realizzare truffe, con rischi limitati circa la propria individuazione. Come evidenziato dalla Consob sul proprio sito, "l'assenza di un quadro giuridico preciso determina l'impossibilità di attuare un'efficace tutela legale e/o contrattuale degli interessi degli utenti, che possono, pertanto, trovarsi esposti a dover subire ingenti perdite economiche, ad esempio in caso di condotte fraudolente, fallimento o cessazione di attività delle piattaforme on-line di scambio presso cui vengono custoditi i portafogli digitali personali (i cosiddetti e-wallets). In un contesto di assenza di obblighi informativi e di regole di trasparenza, le piattaforme di scambio sono altresì esposte a elevati rischi operativi e di sicurezza: esse, infatti, a differenza degli intermediari autorizzati, non sono tenute ad alcuna garanzia di qualità del servizio, né devono rispettare requisiti patrimoniali o procedure di controllo interno e gestione dei rischi, con conseguente elevata probabilità di frodi ed esposizione al cybercrime”. Dunque un contesto non ancora coperto da una soddisfacente giurisprudenza, ma che offre servizi innovativi, cui fanno però da contraltare rischi e tutele inferiori, rispetto ad altre realtà di trading o di compravendita.