Lunedì 23 Dicembre 2024
FABIO LOMBARDI
Economia

Credit Suisse, cosa succede a chi ha i bond At1? Azzerati 16 miliardi di euro

Le obbligazioni diventano carta straccia. Chi le detiene? Chi rischia di più?

Ubs, la prima banca svizzera, ha acquistato Credit Suisse, seconda banca svizzera, sull'orlo del fallimento. Un salvataggio fatto di fretta e furia nel fine settimana per volontà soprattutto delle autorità elvetiche. Un "salvataggio" che non sarà indolore per i risparmiatori. A non solo.

Ubs ha acquistato Credit Suisse
Ubs ha acquistato Credit Suisse

Carta straccia

Primo effetto è stato l'azzeramento delle obbligazioni At1 di Credit Suisse. Vale a dire che chi ha in portafogli queste obbligazioni (16 miliardi di franchi svizzeri, poco oltre 16 miliardi di euro) si ritrova con carta straccia.

Chi non li ha è tranquillo?

"Per fortuna" dirà chi non li ha in portafogli. Eh, no. Perché questi bond potrebbero far parte di prodotti finanziari che ognuno di noi potrebbe aver sottoscritto.

Reazioni a catena

L'azzeramento dei bond AT1 emessi da Credit Suisse sta provocando reazioni a catena: non solo impatta negativamente sul mercato delle obbligazioni AT1 ('Additional tier 1), ma penalizza anche i titoli azionari di alcuni istituti o società che li potrebbero avere in portafoglio.

Il problema è sorto dopo che la Finma ha annunciato, a sorpresa, che sarà azzerato il valore di obbligazioni AT1 pari a circa 16 miliardi di franchi svizzeri, per rafforzare la posizione finanziaria dell'istituto riducendone la passività.

Fiducia

La mossa, però, provoca un problema di fiducia verso tutti i titoli di questo genere, che così sono sotto pressione, arretrando nella maggior parte dei casi tra il 5 e il 10%. Infatti tutto i bond della banche questa mattina i perpetuali delle banche perdevano molto terreno sui Mercati.

Cosa sono i bond At1?

Le obbligazioni AT1 sono strumenti di debito caratterizzati da un trigger (regola) che ne determina la perdita automatica di valore nel caso in cui uno dei fattori chiave della solidità finanziaria dell'emittente scenda al di sotto di un livello prestabilito.

Chi viene pagato e chi no

Le autorità bancarie europee ribadiscono "l'ordine" in cui azionisti e obbligazionisti di una banca sono chiamati a contribuire in caso di salvataggio pubblico, dopo che nel caso del  Credit Suisse i titolari dei bond At1 penalizzati rispetto agli azionisti. Gli strumenti di capitale primario (Cet1) "sono i primi ad assorbire le perdite e solo dopo il loro completo uso si richiede la svalutazione" dei bond At1, si legge in una nota congiunta della vigilanza Bce, dell'Eba e dell'Srb. "Questo approccio è stato costantemente applicato in passato e continuerà a guidare le azioni dell'Srb e della vigilanza bancaria negli interventi di crisi", conclude la nota.

Giorgetti: "Banche italiane solide"

"Riteniamo che le ripercussioni per il sistema bancario italiano siano insignificanti". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, interpellato dopo il salvataggio di  Credit Suisse, a margine di un evento di Intesa Sanpaolo a Milano.

Saudi Bank perde un miliardo

La Saudi National Bank sta subendo gravi perdite sulla scia del fallimento di Credit Suisse, nonostante gli sforzi di salvataggio da parte di Ubs con l'acquisizione della banca svizzera in difficolta' per 3,2 miliardi di dollari. La Saudi National Bank - il maggiore azionista di Credit Suisse - ha confermato alla Cnbc di aver subito una perdita di circa l'80% sul suo investimento. La banca con sede a Riyadh detiene una partecipazione di circa il 10% in Credit Suisse, avendo investito 1,4 miliardi di franchi svizzeri nell'istituto di credito nel novembre dello scorso anno, pari a 3,82 franchi svizzeri per azione. Secondo i termini dell'accordo di salvataggio, Ubs pagherà agli azionisti del Credit Suisse 0,76 franchi svizzeri per azione. Lo sconto significativo arriva mentre le autorità di regolamentazione cercano di sostenere il sistema bancario globale. La corsa al salvataggio fa seguito a settimane di turbolenze sul settore, con i crolli della Silicon Valley Bank e della First Republic Bank, con sede negli Stati Uniti, nonchè importanti flessioni dei prezzi delle azioni del settore bancario a livello internazionale. Le azioni di Ubs, la piu' grande banca svizzera, sono in calo dell'8,2%, mentre il settore bancario europeo e' sceso di circa il 4%. Credit Suisse scivola di oltre il 60%. 

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