Roma, 13 settembre 2023 - I dati relativi ai contagi e alle ospedalizzazioni da Coronavirus sono in aumento anche in virtù delle nuove varianti in circolazione, i cui nomi sono Eris e Pirola, in una situazione generale che non appare allarmante ma che necessità di essere attenzionata. A farlo saranno gli esperti del tavolo interministeriale che si riunirà con cadenza periodica per monitorare l’evolversi della situazione in base ai riscontri scientifici relativi all’andamento del virus.
Al momento, infatti, le norme vigenti nel nostro Paese non prevedono nemmeno l'obbligo di isolamento per chi dovesse risultare positivo al Covid. Il ministero della Salute con la circolare dell’11 agosto ha eliminato l’obbligo di quarantena. Anche chi è positivo al Covid può andare a scuola o al lavoro.
Le precauzioni di indossare la mascherina o evitare luoghi affollati restano ma solo in forma di raccomandazioni. A partire dal 5 maggio 2023, data in cui l'Oms ha decretato la fine della pandemia, in Italia è entrato in vigore il nuovo sistema di monitoraggio che prevede il passaggio da un sistema di valutazione del rischio ad un sistema flessibile ed adattabile rispetto alla circolazione virale, garantendo comunque l’identificazione tempestiva dei cambiamenti nelle caratteristiche della diffusione dei casi di malattia e nell’impatto sui servizi assistenziali, fornendo un’adeguata e sollecita informazione alle autorità competenti.
L'orientamento del governo è quello di gestire la patologia al pari di altre malattie infettive. La politica della "regole zero", secondo quanto ipotizzato dai ministeri competenti, cederà il passo alla reintroduzione delle misure anti-contagio solo in caso di un aumento netto dei contagi.
Smart working per soggetti fragili,la misura scade il 30 settembre
Termina il 30 settembre 2023 il diritto allo smart working per i lavoratori fragili del pubblico e del privato. Fino a pochi giorni fa un’ulteriore proroga era esclusa, ma il cambiamento del quadro epidemiologico ha rimesso inevitabilmente tutto in gioco. Nei prossimi giorni il governo dovrebbe sciogliere la riserva.
Accesso in Pronto Soccorso e nelle strutture sanitarie
Intanto il ministero della Salute, con una nuova circolare diramata venerdì 8 settembre, ha reintrodotto l’obbligo dei tamponi per chi accede al Pronto Soccorso presentando i sintomi del Covid-19. Il test sarà necessario anche per chi deve trasferirsi da una struttura sanitaria ad un’altra e per l’ingresso nelle residenze per anziani (Rsa).
“Esaminato l’attuale andamento clinico-epidemiologico - si legge nella circolare firmata dal Dg della prevenzione del Ministero, Francesco Vaia - e considerate le indicazioni contenute nei documenti nazionali e internazionali, anche al fine di rendere omogenea la pratica dell’effettuazione dei test a livello nazionale, si forniscono raccomandazioni in merito ai casi nei quali è opportuno procedere all’approfondimento diagnostico per SARS-CoV-2”.
Nella circolare si sottolinea, inoltre, che resta la possibilità “da parte del direttore sanitario della struttura o del clinico che ne ravvisi la necessità, di definire ulteriori indicazioni per l’effettuazione dei test e misure di prevenzione e protezione aggiuntive rispetto a quelle riportate”.
Sempre all'accesso in Pronto Soccorso e per all'accesso per ricovero nelle strutture sanitarie, per i pazienti che all’anamnesi dichiarino di aver avuto contatti stretti con un caso confermato Covid-19, con esposizione negli ultimi 5 giorni, è altresì indicata l’effettuazione di test diagnostici per SARS-CoV-2.